Napoli. Quartieri Spagnoli, il riscatto formato “street art”
Redazione Agoràsabato 9 febbraio 2019
“Start, Street Art, Comunità e Territorio”. Passa da questa formula il riscatto dei Quartieri Spagnoli di Napoli nella due giorni promossa da Mecenate 90 e Fondazione Foqus, patrocinata dal Comune di Napoli e Fondazione con il Sud, che ha visto grande partecipazione di pubblico e di addetti ai lavori provenienti da tutta Italia. Fra i protagonisti, Xel, artista torinese, che ha realizzato un bozzetto per uno scorcio dei quartieri; Luigi Loquarto e la sua foglia di mandorlo, simbolo di rinascita in omaggio ai Quartieri, da pianta che genera nuove piante e le nervature delle foglie, come d’incanto, diventano i vicoli del territorio; Iabo, con il suo Don Pedro che diventa icona pop, sagoma di un profilo che evoca la storia, quel Don Pedro da Toledo ideatore dei Quartieri secoli fa, contrasto tra epopea e social network in una cornice di “mi piace”. Oltre a queste tre opere (promosse da Inward) ci sono i Guerrilla Spam e la loro edicola votiva dei giorni nostri, progettata con i ragazzi diversamente abili di Argo e gli studenti della Scuola Diffusa Dpdb (promossa da Foqus). E poi Vitttorio Valiante e la sua Tarantina Taran, ultimo “femminiello” rimasto ai Quartieri spagnoli e icona di forza e coraggio, opera che suscita stupore in chi passa, immagine che va oltre la paura e lo stereotipo. E poi tante icone un po’ speciali.