Televisione. Prix Italia Rai, il servizio pubblico sfida i global media
La presentazione del Prix Italia a Roma (Ansa)
“Celebrare la diversità culturale in un mondo mediatico globale”. Questo il tema scelto dalla Rai per il 71° Prix Italia che si è aperto stamattina ai Mercati di Traiano a Roma. La rassegna internazionale promossa dalla Rai che premia il meglio di radio, tv e web da tutto il mondo, si snoda tra i Fori Imperiali e altre zone della città dal 23 al 27 settembre. Cinque giorni di incontri, dibattiti, anteprime e proiezioni, per discutere anche “la sfida che i servizi pubblici e la Rai si trovano ad affrontare di fronte a colossi del web come Amazon, Apple Tv, Netflix” ha esordito il presidente della Rai Marcello Foa. Che aggiunge, alla presenza del sindaco di Roma Virginia Raggi (che si dice onorata di ospitare i nuovo dopo 26 anni la kermesse): “Come Rai e servizio pubblico abbiamo l’obbligo morale di promuovere la cultura italiana, affinchè la sua conoscenza della cultura italiana sia un arricchimento. Aprirsi al mondo, mantenendo le proprie radici”.
E nell’ottica, appunto dell’inclusione si è aperta questa mattina questa edizione 2019 del Prix Italia che vede in gara 273 programmi, provenienti da 63 broadcaster, in rappresentanza di 37 Paesi dai 5 continenti. La prima giornata ha presentato i servizi Rai per l’accessibilità e l’inclusione: da un avatar bambino, il simpatico Lucio, che racconta l’antichità nella Lingua dei Segni al Progetto Beethoven per fare ascoltare musica alle persone sorde sperimentato all’Auditorium Rai di Torino. Sotto i riflettori anche Eurovox, il progetto dell’Ebu per l’accessibilità. La Rai sta lavorando, inoltre, per sottotitolare tutti i canali tematici, a partire da Rai Ragazzi, e a lavorare sempre di più sulle nuove tecnologie come hanno spiegato nell’incontro coordinato da Roberto Natale (Responsabilità Sociale), cui ha partecipato anche Avvenire, Giuseppe Sangiovanni, Direttore Pubblica Utilità, Stefano Luppi, direttore delle relazioni istituzionali Rai, l’ingegnere Gino Alberico del Crits, Centro Ricerche tecnologiche della Rai, e Michele Gulinucci, vice direttore di Radio Rai.
Nel pomeriggio il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo ha presentato le 4 inchieste finaliste, mentre a Palazzo Venezia s’inaugura l’esposizione temporanea “#viateulada66”, curata da Fabiana Giacomotti e dedicata agli storici studi della Rai. Presentata oggi, anche la terza edizione de Le ragazze, ritratti di donne speciali fortemente voluti dal direttore di rete Stefano Coletta, che debutta nella prima serata di Rai 3 il sabato sera a partire dal 5 ottobre. Un lungo viaggio nella memoria e nella storia italiana, dagli anni ’40 fino ai giorni nostri, con la conduzione di Gloria Guida, con la decana Maria Perego, oggi 95enne, creatrice insieme al marito del celeberrimo Topo Gigio.
La settimana propone un fitto il calendario di incontri su temi centrali per le emittenti pubbliche. Domani, martedì 24 si parlerà di Giornalismo investigativo e magistratura inquirente, un rapporto complicato, e a seguire il dibattito sarà sulle News: possibile un marchio di qualità internazionale? Ancora nella stessa giornata due tavole rotonde su Le doc collection e I documentari del futuro. Mercoledì ci si sposterà Sulla scena del delitto. La via europea al crime drama. Giovedì si tratterà di Africa. Un sistema televisivo in crescita, al mattino, e al pomeriggio prima della Podcast (r)evolution e poi del Potere dello storytelling. Venerdì l’ultimo confronto è dedicato a Media e opinione pubblica. La manipolazione attraverso le immagini.