Venezia 74. Cinema, Venezia «anticamera degli Oscar»? E gli americani sono tornati
"Un incremento del 13% di biglietti venduti, un +17% per gli abbonamenti e oltre novemila accrediti, con una crescita del 10,7%, circa 29mila presenze in sala”. È più che positivo il tradizionale bilancio di metà Mostra del Cinema di Venezia delineato oggi dal presidente della Biennale, Paolo Baratta, che ha sottolineato un significativo aumento del pubblico. Per quanto riguarda la Virtual Reality, la nuova sezione del concorso dedicata ai prodotti di realtà virtuale, le presenze sono già state oltre 3.500.
Al di là dei numeri, per Baratta e per il direttore Alberto Barbera l’incontro è stato l’occasione per parlare della Mostra in generale e dei cambiamenti degli ultimi anni (“Nessun festival di cinema si è adeguato alle nuove tendenze del mercato dell’audiovisivo come noi” ha aggiunto Barbera), ma anche della possibilità che alcune pellicole passate in anteprima al Lido possano aspirare agli Oscar. "Questo refrain che siamo l’anticamera degli Oscar ci fa comodo - hanno spiegato presidente e direttore - ma non abbiamo mai scelto un film pensando che possa andare agli Oscar, ma solo perché ci convincevano".
Fatto che sta che dopo 6 anni di lavoro in cui si è cercato di migliorare l’organizzazione gli americani sono tornati, con ben 6 film, e Venezia comincia a soffrire meno della concorrenza del contemporaneo e importante Festival di Toronto. «Adesso non siamo più noi ad andare a Hollywood a chiedere che ci diano certi film perché gli americani hanno capito che venire anche a Venezia oltreché a Toronto, a fare la promozione dei film serve", ha aggiunto Barbera.