Stadio sguarnito, notte da dimenticare. L’Olimpico si presenta con gli spettatori ai minimi termini e tutto sembra tranne che il terzo turno di Champions. Finisce 3-1 per il Basilea, con buona pace di chi era convinto che la Roma fosse uscita dalla crisi. Neanche 11 minuti e gli elvetici sono già in vantaggio con il sinistro di Frei, che dal limite dell’aria fulmina Lobont. Il 4-4-2 di Ranieri evidenzia tutti i problemi dei giallorossi, che dimostrano loro malgrado di avere un unico tipo di gioco: palla lunga, verso Borriello, e pedalare. Fortuna che il cecchino campano è infallibile, al minuto numero 21 rimette le cose in parità e su grande apertura di Totti prende di infilata la difesa degli svizzeri. Gioca comunque male la Roma, che si fa avvolgere dalla manovra dei gialli del Basilea. Il pubblico mugugna, a tratti si esalta, ma il gioco latita e la partita, comunque brutta, non sale di tono. Un minuto prima dell’intervallo, poi, il Basilea passa di nuovo con un destro a incrociare di Inkoom. Nella ripresa la Roma si scontra contro il muro di gomma eretto dagli elvetici, colpisce pure un palo con Taddei, ma viene trafitta per la terza volta da Cabral in piena zona recupero. Il Basilea festeggia, incredulo, una vittoria vera. Per Ranieri dolorosissima.