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Preistoria. Polonia: in un osso d'orso il simbolismo dell'uomo di Neanderthal

Davide Re lunedì 22 aprile 2024

Le incisioni simboliche sull'osso di orso ritrovato e analizzato

Un osso di orso con diciassette incisioni (una delle quali incompleta) ordinate fu ritrovato negli anni '50 nella grotta Dziadowa Skała nell'altopiano di Częstochowa, nella Polonia meridionale, da un deposito con resti faunistici risalenti all'Eemiano (circa 130mila-115mila anni fa). Questo oggetto è stato recentemente citato come la prima prova delle capacità cognitive dell'uomo di Neanderthal nella regione, anche se tuttavia non era ancora mai stato studiato nel dettaglio. Una scoperta che apre all'approfondimento a riguardo della psicologia dell'uomo preistorico e sul rapporto competitivo registrato in Europa tra i Neanderthal e i Sapiens arrivati dall'Africa. Il manufatto è stato ora riesaminato mediante microscopia e tomografia computerizzata a raggi X.

"Per questo studio abbiamo rivisto la determinazione dell'osso e studiato la morfologia e i parametri metrici delle incisioni (lunghezza, larghezza, profondità e angolo di apertura, ndr). Abbiamo anche utilizzato esperimenti, analisi statistiche e un'analisi della topografia delle incisioni per stabilire le tecniche alla base della loro realizzazione. I risultati ottenuti mostrano che l’osso è stato marcato utilizzando uno strumento di pietra ritoccato e che le incisioni sono state prodotte durante un singolo episodio da un individuo destrimano utilizzando ripetuti movimenti unidirezionali del tagliente dello strumento", hanno detto gli archeologi e gli studiosi dell'Università di Breslavia e dell'Accademia delle Scienze della Polonia, in un articolo comparso recentemente su ScienceDirect. Le incisioni sono evidentemente l'effetto di un'azione deliberata, non l'effetto collaterale di qualche attività pratica, come per esempio la macellazione per ottenere cibo dagli animali uccisi. L'osso di orso di Dziadowa Skała è quindi un'altra prova dell'emergere della cultura simbolica, evoluta dagli ominini in Africa ed Eurasia, e rappresenta il più antico esempio di osso marcato a nord dei Carpazi.

Il contesto biostratigrafico dell'osso in esame lo assegna al periodo interglaciale Eemiano. Ciò la rende una delle prime tracce di cultura simbolica registrate in Eurasia, rappresentata da una serie di diciassette incisioni eseguite con uno strumento di selce a bordo largo, forse un coltello bifacciale. Le analisi attuali mostrano che i segni sono stati realizzati in un'unica sessione da un individuo destrimano attraverso incisioni ripetute, per lo più utilizzando una tecnica in cui il movimento era verso se stessi. A quanto pare, le incisioni non avevano alcuno scopo pratico. Tuttavia, l'uso di messaggi simbolici non può essere stato un comportamento regolare, o aver coinvolto media instabili, come nell'arte della sabbia Navajo. Solo dopo l’arrivo in Europa dell’Homo sapiens i Neanderthal avrebbero iniziato a cercare nuove soluzioni per garantire una concorrenza più vincente con i nuovi arrivati.