Inizia come ogni anno il conto alla
rovescia per le
stelle cadenti di San Lorenzo che questa estate
promettono uno spettacolo eccezionale. Il picco è previsto nella
notte tra l'11 e il 12 agosto e, complice la quasi mancanza
della
Luna e una mano da
Giove, si prevede di poter vedere
un gran numero di scie nel cielo. In tutta Italia sono previste
iniziative e centinaia di incontri con esperti.
"Quest'anno, come anche il 2015, può essere davvero definito
come una buona annata", ha spiegato Gianluca Masi, responsabile
del Virtual Telescope. "Ad aiutarci - ha precisato - sarà la
concomitanza di due fenomeni: il primo è dovuto alla Luna,
avversaria giurata delle stelle cadenti, che in quei giorni sarà
nel primo quarto e tramonterà presto lasciando campo libero;
l'altro è dovuto a Giove che dovrebbe sospingere verso la Terra
un maggior numero di detriti cometari, quelli da cui si
originano le meteore".
Lo sciame delle Perseidi, più note come stelle di San
Lorenzo, è dovuto alle sottilissime polveri lasciate dai
passaggi della cometa Swift-Tuttle e che la Terra incrocia ogni
anno in questo periodo. L'impatto delle polveri con l'atmosfera
crea le spettacolari scie luminose nel cielo notturno. Il
passaggio in questa nube è in corso già da qualche giorno e si
prevede un picco di stelle cadenti nella seconda parte della
notte tra 11 e 12 agosto, un numero di meteore che secondo
alcune stime potrebbe arrivare al doppio di quelle degli anni
'standard'.
"Ad arricchire il programma - ha aggiunto Paolo Volpini,
dell'Unione Astrofili Italiani (Uai) - ci saranno anche alcune
spettacolari congiunzioni, in particolare con Luna, Marte e
Saturno che formeranno suggestive configurazioni nella prima
parte delle serate".
In tutta Italia saranno centinaia gli incontri dedicati allo
spettacolo delle stelle cadenti, tra questi il tradizionale
appuntamento con Calici di Stelle, l'evento ideato per
accompagnare l'osservazione del cielo alla degustazione del
vino. Una gran quantità di incontri saranno organizzati nel
nostro paese dalla Rete degli astrofili italiani, con eventi
distribuiti in borghi e piccoli osservatori su tutto il
territorio, dalla calabrese Cirò fino alla piemontese Odalengo.
Anche Roma alzerà gli occhi al cielo con un ciclo di
osservazioni tra i colli capitolini che si concluderà il 10 con
la terrazza del Pincio totalmente oscurata.