Il test. Per la Nazionale ancora luci e ombre
L'unico a dichiararsi ottimista resta Cesare Prandelli. Giusto così. Deve farlo, per mestiere. E anche perchè quella della fiducia è l'unica arma a disposizione al momento. Certo però che anche l'amichevole-allenamento di ieri sera contro i brasiliani del Fluminense non ha detto grandi cose se questa Nazionale. Tre gol di Immobile, i primi in assoluto con la maglia azzurra, due di Insigne; una buona serata di Parolo e Darmian, ma anche pericolose amnesie difensive. Se davvero è questa l'Italia, a cinque giorni dall'esordio Mondiale, non tutto è a posto.
"La condizione fisica è buona, arriveremo pronti per l'esordio di sbato contro l'Inghilterra ", ha detto Prandelli al termine della partita di ieri sera, nella quale il ct ha dato spazio soprattutto alle seconde linee, a caccia di alternative tattiche e di uomini rispetto allo schieramento titolare. La speranza migliore la fornisce il capocannoniere della serie A, un lampo di ottimismo in una serata peraltro contrassegnata dai troppi gol presi e dalla fragilità difensiva. Contro la squadra di Rio, seconda nell'ultimo campionato brasiliano, è finita 5-3: vale quel che vale (e non essendo gara ufficiale non spezza la serie negativa degli azzurri che non vincono da 7 parftite), e gli scricchiolii non sono mancati. Non solo quelli della tecnologia che hanno fatto saltare il segnale tv interrompendo la diretta Rai in Italia sui primi due gol. I tifosi italiani non si sono persi molto, in quei minuti la nazionale soffriva le discese di un terzino, Bruno, italiano solo di nome ma brasiliano di fatto.