Vaticano. Paolo VI: un documentario web per raccontare un santo contemporaneo
Questo di Paolo VI. Un uomo, un Papa, un Santo non è il primo esperimento del genere prodotto dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e realizzato da Vatican Media e Officina della Comunicazione che ne hanno già messo on line uno in occasione della Peregrinatio delle spoglie di Giovanni XXIII a Bergamo e Sotto il Monte. La differenza tra i due prodotti è che, mentre con papa Roncalli, le brevi videoclip hanno accompagnato il percorso delle sue spoglie, nel caso di papa Montini consentiranno di compiere un vero e proprio cammino di avvicinamento alla proclamazione della sua santità.
I temi affrontati sono tanti: dall’attesa di Brescia e Concesio per la canonizzazione al Montini sacerdote, dagli anni come arcivescovo di Milano al rapporto con il presidente della Dc Aldo Moro (con l’impegno in prima persona e l’appello per la sua liberazione), passando per il rapporto con il suo fotografo ufficiale, per quello con gli artisti, per la serata dell’arrivo dell’uomo sulla Luna che seguì davanti alla televisione, per la visita all’Onu del 1965, per la Messa di Natale celebrata con gli operai del polo siderurgico di Taranto, per il prosieguo e la conclusione, dopo la morte di Giovanni XXIII, del Concilio Vaticano II, per la nascita del quotidiano "Avvenire".
A questo proposito, l’Assessore al Dicastero per la Comunicazione monsignor Dario Viganò sottolinea che fu proprio Montini a volere con determinazione la nascita del quotidiano della Cei, nato dalla fusione del giornale milanese "L’Italia" e del bolognese "L’Avvenire d’Italia". Lui, figlio di un giornalista, fu il primo a capire l’importanza per i cattolici italiani di avere un unico giornale nazionale di riferimento: «Il suo intervento, autorevole ma anche un po’ autoritario e non senza polemiche, fu determinante per unificare i due quotidiani». Marco Tarquinio, che "Avvenire" lo dirige dal 2009, osserva: «Nel 2018 abbiamo festeggiato i cinquant’anni dalla nascita del giornale e, nello stesso anno, viene canonizzato Paolo VI, il fondatore di "Avvenire". Senza di lui e senza la sua tenacia il quotidiano, nato dalla convergenza faticosa e non scontata dei media cattolici, non avrebbe visto la luce». Poi il ricordo personale: «Per me Paolo VI è il Papa dei miei verdi anni, colui che ha contribuito a costruire la mia fede. Nel documentario l’ho definito “il poeta di Dio”»: mi ha inciso l’anima il modo in cui quest’uomo di fede e cultura profonde usava le parole. Di fronte alla pulizia delle sue pagine manoscritte, su cui c’è al massimo qualche cancellatura, si rimane a bocca aperta. Soprattutto in un tempo, come il nostro, in cui le parole sono tante, troppe e si rincorrono, abbiamo bisogno di ascoltare chi ci dice parole diverse».
Oltre a quelle di Montini (prezioso, a questo proposito, il materiale del patrimonio radiofonico della Santa Sede), in Paolo VI. Un uomo, un Papa, un Santo ci sono le parole di alcuni testimoni che contribuiscono a farci conoscere meglio il pontefice di Concesio che sta per essere canonizzato. Tra di loro (nella serie di 12 episodi che da domani sarà on-line ogni giorno su Vatican News e sulle piattaforme social dello stesso portale) ascolteremo religiosi come monsignor Pierantonio Tremolada, parroco del paese natale di Montini; padre Antonio Marrazzo, postulatore della sua causa di canonizzazione; monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano; monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto. E laici, come il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, il giornalista Tito Stagno e Gigi Proietti.
Da segnalare, infine, che a supportare la diffusione del WebDoc non sarà solo "Avvenire" (media partner del progetto) ma, in nome della sinergia tra i media cattolici più volte auspicata da papa Francesco, lo faranno anche gli altri organi informativi della Conferenza Episcopale Italiana: Tv2000 e l’Agenzia Sir.
Una sequenza del WebDoc “Paolo VI. Un uomo, un Papa, un Santo” (Pepi Merisio)