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Rio2016. Ginnastica, Vanessa Ferrari fuori dal podio

martedì 16 agosto 2016
Dopo le lacrime di Londra quelle di Rio. Il podio olimpico resta un miraggio per Vanessa Ferrari. Il quarto posto del 2012 nel corpo libero fu uno scandalo, questo no. Questioni di sostanza che, però, non cambiano la realtà dei fatti. Alle spalle delle marziane americane Simone Biles (15.966) ed Alexandra Raisman (15.500) arriva la britannica Amy Tinkler (14.933) e Vanessa (14.766) deve ancora una volta guardare le rivali festeggiare sul podio. "L'esercizio è andato bene. Ho fatto tutto quello che dovevo fare. E' andata così. Forse non sono stata precisissima nell'ultima diagonale", spiega. "Fa più male qui o a Londra? Uguale - dice la bresciana - E' sempre una medaglia olimpica in entrambi i casi. A Londra me l'hanno nettamente rubata, qui potevano darmela o no. E' più o meno la stessa cosa".
Proprio l'aver sporcato quell'ultima decisiva diagonale, come ammesso dalla stessa ginnasta azzurra, ha fatto la differenza. Per arrivare al bronzo Ferrari doveva essere perfetta, non lo è stata. Anche il suo storico allenatore Enrico Casella, a differenza di Londra quando giustamente sparò a zero sulla giuria, ammette la correttezza del risultato. L'amarezza per il non aver messo la ciliegina sulla torta di una carriera comunque ricca di successi resta. "Ci ho sperato fino all'ultimo perché ci poteva stare. Ho dato sempre il massimo", dice ancora l'azzurra che nell'ultimo periodo è stata tormentata da problemi al tendine. "Due Olimpiadi e due quarti posti al limite. Nello sport c'è chi vince e chi perde. A me è andata così di nuovo", prosegue facendo fatica a trattenere le lacrime. E quando gli si chiede del futuro Vanessa respira a lungo. "Sto pensando, ho qualche ora di volo da fare. Prima torno a casa". Ancora una volta malinconicamente senza una medaglia al collo.Lapresse