Gli azzurri a Londra saranno 292, quattro anni fa a Pechino furono 340. È mancato il calcio soprattutto (non qualificato, 22 atleti in meno), 8 in meno anche nella canoa e 7 nella vela. Di questi, ben 25 sono i cosiddetti “nuovi italiani”, i Balotelli di atletica, tennis tavolo, pallanuoto, volley, tuffi. Molti nati all’estero, tanti diventati italiani per sport o per matrimonio (la Idem, la Grenot, la Vaaleva). La pallanuotista Anikò Pelle, ad esempio, è stata naturalizzata dopo che ha preso parte ai Giochi Olimpici del 2004 e 2008 con l’Ungheria. Importantissimo il contributo dei militari. Basti pensare che 43 atleti appartengono alle Fiamme Gialle (due in più rispetto a Pechino). In forse tra di loro per le precarie condizioni fisiche, solo la partecipazione di Antonietta Di Martino, una delle punte della nazionale di atletica. Secondo il direttore tecnico della squadra azzurra Francesco Uguagliati oggi la saltatrice in alto campana si sottoporrà ad una visita decisiva e si capirà se sarà possibile continuare la preparazione verso Londra. Tranne la veterana Josefa Idem, in albergo con la famiglia, e gli atleti delle discipline che gareggeranno fuori Londra, gli azzurri vivranno al Villaggio Olimpico che apre ufficialmente oggi: all’Italia è stata assegnata la palazzina numero 10, con stanze piccole da due posti ma con tv e internet gratis.