Buone notizie sul fronte mercato del libro, che secondo i dati di Gfk per l’Associazione degli Editori Indipendenti segna un record assoluto nel 2021, con un fatturato di 1 miliardo e mezzo di euro (+ 15% sul 2020). I dati dell’elaborazione indicano che a crescere è il numero di copie vendute (+16,6%), il valore del mercato a prezzo netto di copertina (+14,7%) e più in generale gli editori indipendenti, con miglioramenti anche per le vendite dei titoli di catalogo. Su questo aspetto. Per esempio, si è soffermato il presidente Adei, Marco Zapparoli: «È stato un anno di grandi soddisfazioni per l’editoria indipendente e per il mondo del libro in generale. Tra i dati che voglio sottolineare, la crescita del 5% di vendita dei titoli di catalogo, un altro importante risultato a vantaggio della bibliodiversità».Un altro dato particolarmente interessante che emerge riguarda poi gli editori indipendenti, che raggiungono il 43% del mercato in copie e guadagnano ulteriori punti percentuali rispetto allo scorso anno, con particolare attenzione alla narrativa straniera, in cui il dato sfiora il 50%. «Questo – prosegue Zapparoli – è un dato positivo perché hanno venduto meglio tutti e in particolare sono cresciuti gli editori più piccoli. È cresciuto del 10% il numero delle novità e il catalogo si è venduto meglio. Questo dato, confermato sia nei negozi che nelle manifestazioni come il Salone del Libro, significa che se gli editori indipendenti riescono a mantenere in vita a lungo i titoli del catalogo, ne vale la pena in termini di crescita».All’andamento del mercato, secondo i dati, contribuiscono tutti i principali generi editoriali: i libri per bambini e ragazzi crescono di circa il 12%, la saggistica e manualistica registrano un aumento di copie vendute rispettivamente del 10% e 26%, la narrativa rispetto al 2020 segna un rialzo (+21% in copie e +15% in valore). Prosegue, infine, anche nel 2021 il boom di vendite dei graphic novel e dei fumetti. «Su questo aspetto – conclude Zapparoli – ha influito il fenomeno dei manga, ma il dato più significativo sui generi riguarda la narrativa straniera, dove c’è stato un investimento qualitativo importante. Sul 2022 è difficile fare pronostici, sarà un anno di verifica importante. Diamoci appuntamento al Salone e vediamo come vanno questi mesi, anche considerando gli ulteriori strascichi della pandemia».