La Phelps in gonnella non finisce di stupire. È ancora Katie Ledecky la protagonista assoluta nella vasca di Rio. La diciannovenne statunitense ha dimostrato di essere la numero uno rimontando l’Australia nell’ultima frazione della 4x200 stile. Con lei hanno conquistato l’oro le colleghe Schmitt, Smith e Dirado. Per la Ledecky è il terzo oro e la quarta medaglia a Rio.
A proposito di Phelps, lo Squalo stanotte gareggerà nei 200 misti dove ha stampato il miglio tempo in semifinale.
Nelle altre finali all’Aqautics Centre l’Australia si è rifatta vincendo la gara regina, i 100 stile libero. Il re dello sprint non è però Cameron McEvoy, solo settimo, ma il più giovane Kylie Chalmers, classe 1998, autore del record mondiale juniores con 47”58. Era da Città del Messico 1968 che un australiano non saliva sul gradino più alto del podio della prova clou della piscina. A sorpresa l’argento è finito al collo del belga Pieter Timmers, autore di 47”80. Il campione di Londra Nathan Adrian ha chiuso al terzo posto in 47”85, 3 centesimi meglio del canadese Santo Condorelli.
Dopo due argenti e un bronzo Mireia Belmonte si è seduta sul trono dei 200 farfalla. La spagnola ha chiuso in 2’04”85, tre centesimi più veloce dell’australiana Madeline. Infine sul gradino più alto del podio è salito anche il Kazakistan, grazie al giovane Dimitry Balandin, 21 anni, che dall’ottava corsia si è preso di 200 rana in 2’07”46
Mario Nicoliello