Herta Mueller, saggista e poetessa tedesca di origine romena ha vinto il premio Nobel per la letteratura. La Mueller, nata nel 1953, ha «tratteggiato il panorama dei diseredati» in Romania sotto la dittatura di Nicolae Ceasescu «con la concisione della poesia e la schiettezza della prosa», ha scritto l'Accademia di Svezia. Scrittrice di lingua tedesca, la Mueller appartiene alla minoranza germanofona del Banato rumeno. Riparata in Germania per sfuggire alle persecuzioni del regime dittatoriale di Ceausescu è a tutt'oggi considerata la più importante scrittrice vivente in lingua tedesca e un autore di culto sia per la Germania sia per la Romania.Il suo primo libro stampato in Romania (
Niederungen), ma scritto in tedesco, apparve solo in una versione censurata nel 1982. Quando finalmente riuscì a ottenere dalla Securitate il dossier di 914 pagine che la riguardava, Herta Müller scoprì che veniva definita «un pericoloso nemico dello Stato da combattere». Il suo nome in codice non era più Herta, ma «Cristina» alla quale venivano addebitate «distorsioni tendenziose della realtà del Paese».Attualmente Herta Müller vive a Berlino e dal 1995 è membro dell'Accademia tedesca di letteratura. Il suo ultimo libro tradotto in italiano è
Il paese delle prugne verdi (Keller editore 2008). Nella motivazione, l’accademia di Stoccolma dice che il premio è andato alla Müller perché con «con la concentrazione della sua poesia e la franchezza della sua prosa ha saputo descrivere il paesaggio degli spossessati». Herta Müller è un'autrice molto nota in Germania e in tutta Europa, dove prima del Nobel ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 1994 ha vinto il Premio Kleist, nel 2003 il Joseph Breitbach e l'anno dopo il Konrad Adenauer. Nelle sue opere Hera Müller ha rappresentato gli aspetti più crudi del suo ambiente: la miseria e l'arretratezza culturale della minoranza tedesca del Banato svevo e della situazione politico-sociale della Romania, con un riferimento particolare alla disperata condizione delle donne costrette a subire oltre al giogo politico anche il ricatto sessuale che veniva comunemente praticato all'interno delle fabbriche, la rivolta che ha abbattuto il regime di Ceausescu, ma anche il disorientamento provato in seguito all'emigrazione in Germania. Tra le sue opere tradotte in italiano, si ricordano
Una mosca attraversa un bosco dimezzato (Fuoricampo ed.), un'opera in
Racconti di scrittrici austriache e tedesche (Avigliano),
Bassure (David Editori Riuniti, 1987) è la traduzione della sua prima opera
Niederungen del 1982,
In viaggio con una gamba sola (Marsilio, 1992). Quest'anno Herta Müller ha partecipato a Mantova al Festival della letteratura.