La preghiera del Giovedì Santo, quella che Gesù fa nel cenacolo, per il mondo, istituendo l’Eucarestia. E quella drammatica del Getsemani: Se è possibile allontana da me questo calice. Poi la morte sulla Croce. E il dolore di Maria che piange il figlio crocifisso. Il silenzio del Sabato Santo. Sino alla gioia della Resurrezione. Anche quest’anno la musica offre un percorso di riflessione sul mistero pasquale. Lo fa con concerti che mettono sul leggio pagine sacre di ieri e di oggi.Stasera, nella Sala Petrassi del Parco della musica di Roma, Antonio Pappano, direttore musicale dell’Accademia di Santa Cecilia, sarà al pianoforte insieme alla moglie, Pamela Bullok, per la
Petite messe solennelle di Gioachino Rossini. Musica per la liturgia nella quale risuona, specie nel
Credo, l’annuncio della passione, morte e resurrezione. Ciro Viscovo, anche solista all’harmonium, dirige il coro di Santa Cecilia. Solisti Angela Nisi, Adriana Di Paola, Anselmo Fabiani e Andrea D’Amelio.Un’altra pagina di Rossini, quella che racconta il dolore di Maria sotto la croce, è in programma oggi e domani al teatro Filarmonico di Verona: orchestra e coro dell’Arena, con la bacchetta di Stefano Montanari proporranno lo
Stabat Mater, una partitura nella quale il compositore, con uno stile quasi teatrale, dipinge la scena del Calvario. A dare voce alla sequenza di Jacopone da Todi il soprano Pretty Yende, il contralto Ekaterina Semenchuk, il tenore Francesco Marsiglia e il basso Mirco Palazzi.A Milano si rinnova l’appuntamento con le
Passioni di Johann Sebastian Bach. Una tradizione inaugurata da Riccardo Chailly per meditare sul testo evangelico nei giorni del Triduo. Domani sul leggio dei musicisti dell’orchestra e del coro Verdi la
Johannespassion. A dirigere la pagina del compositore tedesco, che ieri è risuonata tra le navate del Duomo, Ruben Jais. Due ore di musica che ripercorrono il racconto dell’evangelista, dal rinnegamento di Pietro alla morte di Gesù, attraverso la rievocazione dei fatti, ma anche con arie e corali che danno voce ai sentimenti che si agitano nell’anima dell’uomo di fronte al sacrificio di Cristo. Anche Franz Joseph Haydn ha raccontato la scena del Calvario. Lo ha fatto ne
Le ultime sette parole del nostro Redentore in croce, pagina che domani sarà eseguita, nella versione per orchestra, al Regio di Parma. Sul podio della Filarmonica Toscanini Gaetano D’Espinosa, mentre tra una sonata e l’altra don Sincero Mantelli, vicerettore del seminario diocesano, proporrà alcune meditazioni sulle parole evangeliche.Il silenzio del Sabato Santo sarà rotto in serata a Ravello dove Paolo Olmi dirigerà l’orchestra dei Giovani europei alla quale si affiancheranno elementi della Jerusalem academy of music: sul leggio lo
Stabat Mater di Antonio Vivaldi, ma anche due pagine contemporanee
Ytzkor dell’israeliano Odon Partos e
Mater di Cristian Carrara. Concerto che sarà proposto anche Lunedì dell’angelo a Ravenna nella basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Domenica, invece, a Roma, per il concerto conclusivo del Festival di Pasqua, attenzione sulla figura di Maria: nella Chiesa di Santi Giovanni e Paolo al Celio il soprano Rossana Cardia proporrà arie di Stradella, Vivaldi, Mozart, Schubert, Franck, Verdi, Puccini.