Musei, "si volta pagina". Lo annuncia
il ministro di Beni culturali e turismo Dario Franceschini, che
oggi ha firmato il decreto ministeriale che cambia
l'organizzazione e il funzionamento dei musei statali, dando
vita al nuovo sistema con 20 musei autonomi e una rete di poli
regionali che, nelle intenzioni della riforma, dovrà "favorire
il dialogo continuo fra le diverse realtà museali pubbliche e
private del territorio per dar vita ad un'offerta integrata al
pubblico".
Nei musei dotati di autonomia speciale, ricordano dal
ministero, la direzione sarà affidata con un bando
internazionale già nei primi mesi del 2015. I nuovi direttori,
si assicura, saranno cercati "tra i massimi esperti in materia
di gestione museale e saranno soggetti a procedure molto rigide
di selezione da parte di una commissione composta da esperti di
chiara fama ed elevato livello scientifico".
Con il decreto musei, proseguono dal Mibact, "si avvia una
riforma che punta a rafforzare le politiche di tutela e di
valorizzazione del nostro patrimonio dando maggiore autonomia ai
musei, finora grandemente limitati nelle loro potenzialità.
Viene finalmente riconosciuto il museo, fino ad oggi semplice
ufficio della Soprintendenza, come istituto dotato di autonomia
tecnico scientifica che svolge funzioni di tutela e
valorizzazione delle raccolte assicurandone e promuovendone la
pubblica fruizione. Vengono inoltre definiti i musei e i luoghi
della cultura che, in sede di prima applicazione, consentiranno
ai poli museali regionali di diventare subito operativi".
Non
solo: i nuovi direttori dei musei, spiegano ancora dal
ministero, elaboreranno anche "i progetti di valorizzazione per
consentire un' immediata messa a gara dei servizi aggiuntivi in
tutti i musei statali.
"Grazie a questo significativo cambiamento dell'organizzazione
del sistema museale e al forte investimento sulla valorizzazione
che ne consegue - fa notare Franceschini - il patrimonio
culturale torna ad essere al centro delle scelte di
governo".