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Il profilo. Addio a Guido Todeschini: fondò Telepace

Redazione martedì 8 ottobre 2024

Guido Todeschini insieme a Giovanni Paolo II

È morto all'età di 88 anni don Guido Todeschini, fondatore di Telepace. Il sacerdote è stato anche il padre spirituale di Pietro Maso, che uccise i genitori nel Veronese. Nato a Lavagno (Verona) nel 1936, ordinato nel 1961 nella chiesa parrocchiale di San Martino Buon Albergo, in provincia di Verona, don Guido fondò l’emittente televisiva di ispirazione cattolica nel 1977. Un cammino, il suo, iniziato nei primi anni di sacerdozio come insegnante al seminario minore di San Massimo e al contempo come collaboratore nella parrocchia di San Giovanni Evangelista, poi assistente dei Fanciulli cattolici e per questo inviato dal vescovo Carraro ad animare i campi scuola estivi a Cerna a Casa Gioiosa, oggi sede dell’emittente. A seguito di papa San Giovanni Paolo II, don Guido ha visitato 140 Nazioni.

«San Giovanni Paolo II - ricorda Vatican news - nel 1990 volle che si aprisse anche la sede di Telepace Roma. Nello stesso anno don Guido accompagnò la nascita di Teleradiopace nella Diocesi di Chiavari. Aprì redazioni di Telepace anche a Lodi, e soprattutto a Fatima e Gerusalemme».

«Ciao, amico della Pace!». Così lo ricorda la Diocesi di Verona sul proprio sito. «Ringraziamo il Signore per la sua lunga vita, il suo ministero e il bene che ha compiuto come comunicatore instancabile della Buona Novella del Vangelo», si legge nel messaggio. I funerali di don Guido saranno celebrati dal vescovo di Verona, Domenico Pompili, venerdì alle 10 in Cattedrale. La cerimonia sarà trasmessa in diretta su Telepace.

«Don Guido Todeschini ha scritto la straordinaria storia di Telepace partendo dalla pastorale con i più piccoli. Aver avuto la possibilità di affiancarlo nelle visite in carcere, a casa degli ascoltatori e sostenitori mi ha dato l'occasione di toccare con mano la straordinaria umanità che possono trasmettere i mezzi di comunicazione» ha detto il sindaco di Verona, Damiano Tommasi. «La sua instancabile passione nel raccontare i viaggi papali di san Giovanni Paolo II metteva a dura prova chi dietro le quinte doveva mandare in onda ogni passo ed ogni evento» ha aggiunto.