Letteratura. Addio a Arto Paasilinna, lo scrittore finlandese dallo humour caustico
Lo scrittore finlandese Arto Paasilinna
Lo scrittore finlandese Arto Paasilinna, uno dei maggiori narratori della Scandinavia, è morto ieri, all'età di 76 anni in una casa di riposo a Espoo, la seconda maggiore città della Finlandia, nel sud del paese. Vera celebrità in Finlandia, Paasilinna è un autore molto amato anche all'estero (con traduzioni in 45 lingue) e in particolar modo in Italia, per lo humour surreale e travolgente che nasconde un giudizio caustico sulla società, e la capacità di raccontarecon un sorriso anche le storie più tragiche.
Dopo il libro L'anno della lepre (1975), che ha superato le 120mila copie in Italia e con cui nel 1994 ha vinto il Premio Acerbi, la casa editrice Iperborea ha pubblicato altri quindici romanzi, l'ultimo dei quali è La prima moglie e altre cianfrusaglie. Tra i suoi romanzi in italiano figurano Il bosco delle volpi, Il mugnaio urlante, Il figlio del dio del tuono, Lo smemorato di Tapiola, Il liberatore dei popoli oppressi, I veleni della dolce Linnea, Piccoli suicidi tra amici (da cui è stato tratto un film nel 2000) e Sangue caldo, nervi d'acciaio.
Distaccandosi dalla sua prima produzione, in parte legata alla tradizione popolare finlandese, Paasilinna ha affrontato in modo originale argomenti di grande attualità: la malattia mentale, la tortura, la distruzione del mondo, il suicidio di massa, l'emarginazione e la solitudine. L'unica via di uscita per parlare di argomenti tanto complessi e terribili sembra rimanere il suo dissacrante umorismo, come avviene in Il nitrito della fine del mondo (1999), un romanzo che vede nel ruolo di protagonista un cavallo e in cui l'autoresostiene la difesa della natura contro i falsi valori della modernità.