Pazza Inter fino in fondo: da ieri sera Claudio Ranieri non è più il suo allenatore. Al posto del tecnico romano siederà quello della Primavera nerazzurra, Andrea Stramaccioni. Il presidente Massimo Moratti, ha deciso per l’esonero dopo l’ennesima sconfitta in campionato e il conseguente ottavo posto in classifica. Una decisione a sorpresa anche viste le dichiarazioni fatte in mattinata dal patron nerazzurro. «Ranieri resta? Penso di sì», aveva assicurato Moratti, il quale però evidentemente aveva ancora negli occhi, commossi, e nella mente sempre più confusa dalle cattive prestazione della prima squadra, la bella vittoria dei ragazzi della Primavera di Stramaccioni. A Londra i baby nerazzurri, ai rigori hanno battuto l’Ajax e conquistata la Next Generation Series, la Champions League delle formazioni Primavera. «Vedendo i giovani il morale sale perché c’è una buona percentuale di giocatori molto bravi e così bravi da portarsi a casa, contro una squadra fortissima, un trofeo importante», era stato il commento di Moratti a suggello della bella impresa degli “Stramaccioni boys”. Una folgorazione che ha fatto sì che il 36enne allenatore della seconda squadra nerazzurra, passasse repentinamente al timone della prima. Del resto alla vigilia della finale di Londra Stramaccioni aveva detto con un piglio degno del giovane Mourinho: «Io in prima squadra? Mi ci sento già adesso». Parole e fatti che hanno convinto Moratti ad accelerare i tempi e a dover affrontare anche la questione dell’interruzione del contratto con Ranieri che scadeva a giugno 2013. La decisione, crediamo neppure troppo sofferta, il presidente interista l’ha presa intorno alle 22 in un summit con i suoi collaboratori Branca, Ausilio, Filucchi. Al termine della lunga riunione cominciata nel pomeriggio, un scomunicato scarno e di circostanza della società nerazzurra in cui si ringrazia Ranieri e il suo staff per la professionalità e l’impegno profusi con sincerità, in questi mesi alla guida della squadra. Ma il messaggio più importante è quel «grande affettuoso in bocca al lupo ad Andrea Stamaccioni che domani (oggi, ndr) sarà al lavoro con la squadra al centro sportivo Angelo Moratti». Stramaccioni è chiamato a una grande responsabilità, ma anche a una sfida affascinante. Forse il suo entusiasmo e la sua freschezza possono ridare vigore a una squadra che appare opaca e spenta? Vedremo. Intanto il nuovo allenatore nerazzurro ricambia. È entusiasta dell’Inter e del suo presidente: «Moratti per me rappresenta il calcio». Per Stramaccioni questo, invece, rappresenta un salto incredibile, considerando che il giovane tecnico, anche lui romano, a livello professionistico ha cominciato solo nel 2003, nelle giovanili del Crotone di Gian Piero Gasperini. Poi è passato alla Roma e per sei anni ha allenato le formazioni Giovanissimi e Allievi. Liberato dalla Roma, il 3 luglio 2011 ha firmato un contratto triennale con l’Inter, voluto fortemente dal direttore generale nerazzurro Ernesto Paolillo per allenare la Primavera. E da oggi alla Pinetina, l’Inter è nelle sue mani