Mediaset. Piersilvio Berlusconi: «La tv generalista non è finita»
“Di Maio da una parte proclama la fine della tv generalista, Grillo dall’altra vuole mettere sul mercato due reti pubbliche per ricavarne molti miliardi: che si mettano d’accordo all’interno del Movimento 5 stelle”. E’ un Pier Silvio Berlusconi fiducioso nella tenuta della tv generalista in Italia, quello che ieri sera ha presentato a Montecarlo i palinsesti della stagione 2018-2019, partendo da un dato positivo, “la crescita del 2% della raccolta pubblicitaria del primo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo 2017”. Senza contare che il volano portato dal successo di ascolti dei Mondiali di calcio sulle reti Mediaset, “una sfida vinta non solo commercialmente ma anche editorialmente” aggiunge. " Un trend così positivo che, conferma il vice presidente, l’anno prossimo Mediaset potrebbe tornare a restituire un dividendo ai propri azionisti"
L'amministratore delegato del Biscione risponde quindi con i numeri alle parole del Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico con delega alle Telecomunicazioni che l’altro giorno, basandosi su un rapporto di Morgan Stanley sul futuro della televisione, parlava di un declino della tv tradizionale e dell’idea di creare una Netflix italiana. “Prendo le parole del ministro come una spinta ad innovare, ricordando che però noi siamo stati i primi a proporre in Italia un servizio ott con Infinty – ha aggiunto Berlusconi - . Una Netflix italiana? Ci vogliono risorse, ed oggi non c’è un’azienda in Italia in grado di fare concorrenza a Netflix”. Comunque con il colosso del web americano, Mediaset ha stretto accordi “per vendere i nostri prodotti e stiamo anche valutando delle coproduzioni” conferma. Sul “Decreto dignità” voluto dal ministro Di Maio per impedire in tv la pubblicità del gioco d’azzardo, Pier Silvio Berlusconi prende tempo: “E’ qualcosa che ci tocca, ma non mi sento ancora di esprimere un giudizio. Occorre capire meglio”.
Restando in tema di politica, la curiosità è che Matteo Renzi potrebbe sbarcare a Mediaset con un suo programma televisivo. “L’agente Lucio Presta ci ha proposto una serie di documentari su Firenze realizzata da Matteo Renzi. Non sappiamo molto sui contenuti, né sul numero delle puntate, ma magari. Lo prenderemmo subito” conferma l’ad.
La formula di Pier Silvio Berlusconi resta quindi quella di puntare sulla tv generalista, investendo sempre di più sulla produzione di intrattenimento, informazione e fiction e lavorando su una partnership con altri editori europei. Riguardo al futuro della pay tv, “un mercato che in Italia non cresce” viene confermato che Mediaset Premium punterà sempre di più su cinema e serie tv grazie all’accordo con Sky, mentre “sta affrontando un percorso graduale di trasformazione digitale verso l’ott”. Comunque, riguardo ai tema dei diritti televisivi per il calcio, aggiunge Berlusconi “stiamo valutando con Perform e con l'operatore satellitare Sky per poter dare agli abbonati di Premium un'offerta di calcio".
I programmi: Rete 4 si rinnova, più divulgazione e attualità
Nell’ottica di rafforzare la tv tradizionale gratuita, che resta il business principale con una media di 5,2 milioni di spettatori nelle 24 ore nel 2017, Mediaset investirà sempre di più sull’autoproduzione. La novità di maggior rilievo è il completo restyling di Rete 4, che sulla carta promette molto bene. Sotto la direzione di Sebastiano Lombardi avrà non solo una nuova grafica ma cercherà di alzare l’asticella puntando su attualità, politica, divulgazione e cinema di qualità. A partire da un Tg4 completamente rinnovato dal suo nuovo direttore Gerardo Greco, e cinque prime serate in diretta autoprodotte. Alle 20.30 dal lunedì al venerdì Barbara Palombelli condurrà il preserale di approfondimento “Stasera Italia”, mentre le prime serate saranno occupate da nuovi programmi a partire dalla divulgazione della new entry Roberto Giacobbo con “Freedom – Oltre il confine”, per passare al talk politico di Nicola Porro e al Talk di attualità di Gerardo Greco, mentre Piero Chiambretti debutta in prima serata con un nuovo show. Tra le tante conferme di Rete 4, anche il programma della mattina della domenica di don Davide Barzato “I viaggi del cuore”.
Nell’attesa che Ilary Blasi e Francesco Totti prendano il posto degli indimenticabili Sandra e Raimondo in una sorta di nuova “Casa Vianello” (ipotesi su cui si sta lavorando) Canale 5 continuerà a puntare su Paolo Bonolis (che farà “Scherzi a parte”), Gerry Scotti, “Striscia la notizia” e Maria De Filippi, con un probabile spostamento di “Amici”. In arrivo due puntate evento con Enrico Brignano. Tra i vari reality show torna, però, “Il grande fratello Vip” condotto da Ilary Blasi, di cui francamente non si sentiva la mancanza. Specie dopo le volgarità e gli insulti violenti all’ultimo “Grande fratello” condotto da Barbara d’Urso che hanno condotto a roventi polemiche, richieste di chiusura da parte del Codacons e l’addio di alcuni sponsor. Si giustifica Pier Silvio Berlusconi, che però non vuole rinunciare agli alti ascolti: “Quando ho visto certe cose mi son detto forse stiamo esagerando, forse Barbara e gli autori stanno esagerando, dobbiamo correggere qualcosa. Va usato il buonsenso”.
Interessante invece il capitolo fiction, su cui si investe molto. Sempre su Canale 5 andrà in onda la seconda stagione de “L’isola di Pietro” con Gianni Morandi, il nuovo capitolo di “Ultimo” con Raoul Bova e la seconda stagione di “Solo” con Marco Bocci, oltre alla produzione kolossal della Bbc “Guerra e pace” da Lev Tolstoj. Italia 1 si conferma invece la rete della comicità con le serate speciali di Pintus, Andrea Pucci e Mauruzio Battista oltre a una nuova produzione della Gialappa’s band.