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Architettura. Meck Architekten: la chiesa come una corona mistica per la città

Axel Frühauf sabato 3 ottobre 2020

L'esterno della chiesa Seliger Pater Rupert Mayer a Poing, nei pressi di Monaco di Baviera, progettata da Meck Architekten (2011-2018)

Lo studio di architettura tedesco Meck Architekten, composto da Andreas Meck, scomparso prematuramente nel 2019, e Axel Frühauf, ha ricevuto questa mattina a Pavia il VII Premio internazionale di architettura sacra "Frate Sole", creato 25 anni fa da padre Costantino Ruggeri. La chiesa, realizzata a Poing, un cittadina nei pressi di Monaco di Baviera, è stata scelta tra 113 progetti da una giuria composta da Tadao Ando, Cristian Undurraga e Luigi Leoni, presidente della Fondazione Frate Sole. Pubblichiamo la presentazione di Axel Frühauf del progetto.

La chiesa del centro parrocchiale "Seliger Pater Rupert Mayer" a Poing, in Baviera, frutto della vittoria di un concorso nel 2011, è stata consacrata il 10 giugno 2018. La chiesa è stata pensata fin dalla fase concorsuale come una costruzione scultorea che domina l’ambiente cittadino, con la canonica (la cui costruzione purtroppo è stata per il momento rimandata) e il campanile come confine e cornice della chiesa e della piazza. Allo stesso tempo la chiesa si colloca all’inizio di una grande area verde con un laghetto: abbiamo però deciso di non aprirla sull’invitante e bellissimo parco, ma sul nuovo centro della città. La chiesa infatti occupa una posizione chiave: si trova nelle immediate vicinanze del centro della comunità, dell’area dove è stato pianificato il municipio e della chiesa protestante. È stato però mantenuto il legame con il parco aprendo il battistero sull’acqua del lago.

Le ispirazioni per il progetto sono state da una parte l’immagine di un cristallo di rocca come fonte di luce e dall’altra il concetto di Stadtkrone, “corona della città”. Nel 1919, dopo l’esperienza sconvolgente della Prima guerra mondia-le, Bruno Taut scrisse un saggio intitolato Stadtkrone, in cui sviluppò il concetto di città della pace. C’è qui un parallelo con il beato padre Mayer (un religioso tedesco protagonista della resistenza antinazista, ndr), che da esperienze simili, predicava la "Frieden unter den Völkern", la pace tra i popoli.

L'aula liturgica - Meck Architekten/Fondazione Frate Sole

Abbiamo ragionato a lungo sul perché e sul come la chiesa avrebbe assunto la sua forma definitiva. Così si sono evolute le allusioni al numero terreno 4, che rappresenta i quattro punti cardinali e le quattro stagioni, e al numero divino 3, che rappresenta la Trinità. Ecco allora che tre grandi pozzi di luce si innalzano sopra una pianta quadrangolare. La continuità tra le parti implica che la chiesa nella sua costruzione, oltre che simbolicamente, si basa su una "Raumkreuz", croce spaziale o a tre dimensioni, la quale definisce e sostiene il sistema di ripiegamento del tetto.

L’intera chiesa è costruita sulle proporzioni della sezione aurea. Abbiamo differenziato lo spazio superiore luminoso e la base di fondazione più scura, utilizzando materiali contrastanti. Per il basamento abbiamo utilizzato gonfolite, un conglomerato tipico della Baviera che in dialetto locale è chiamato Herrgottsbeton, “cemento del Signore”. Lo abbiamo trovato straordinariamente appropriato. Al di sopra si erge il corpo scultoreo di luce, rivestito con circa 15mila piastrelle in ceramica. Gli elementi presentano tutti lo stesso design, mutuato dal profilo interno della copertura, ma sono installati con un pattern che alterna l’orientamento, così da riflettere la luce in modo multiforme e diffuso. Con i suoi giochi di luce, il paesaggio del tetto in ceramica diventa una “corona di cristallo” per la città di Poing. La corona bianca e la base in pietra scura visualizzano dunque i temi del cielo e della terra, della trascendenza e dell’immanenza - i campi di tensione contrastanti in cui si radica il disegno della chiesa.

All’interno la superficie bianca e la luce diffusa creano un’atmosfera di trascendenza. Quando il visitatore entra in chiesa si apre verso il cielo un alto spazio di luce, dall’eco quasi barocca. I tre pozzi di luce generano asimmetricamente fonti di luce che illuminano i vari spazi liturgici. Sotto la corona spaziale emergono così i vari luoghi del culto, sia per piccoli che per grandi gruppi. La "Raumkreuz" con il suo pozzo di luce zenitale, sottolinea l’importanza del tabernacolo e dell’altare. L’altare, il tabernacolo, l’ambone e il fonte battesimale sono stati progettati da Ulrich Rückriem e Alfred Karner in dolomia grigioverde. La disposizione degli spazi liturgici e dei banchi, raggruppati in blocchi attorno al centro liturgico dell’altare del-l’altare, è influenzata dallo spirito di comunità e dai movimenti della liturgia. In sintesi, la chiesa di Poing è un edificio totalmente nello spirito di Romano Guardini: "Und in der Stille ist Gott", nella quiete c’è Dio.