Festival. Sanremo, il verdetto: zitti e buoni, il rock dei Maneskin più forte del Covid
Il trionfo della rock band dei Maneskin salutato da Fiorello e Amadeus
Ha vinto il rock, Zitti e buoni è il trionfo dei Maneskin. Una vittoria sofferta perché sapevamo che il televoto avrebbe rivoluzionato la classifica di questo Sanremo 2021. E avevamo anche avvertito dello straordinario potere social della ditta “Ferragnez”, Fedez e sua moglie Chiara Ferragni regina degli influencer italici. Fedez e Francesca Michielin con la loro Chiamami per nome non erano sul podio per la giuria demoscopica ed erano scivolati lontani dalla top ten nella serata dei duetti di giovedì. Ma nella finale, proprio per il peso del televoto, era quasi scontato il loro ingresso tra i primi tre. Meta manca il bis dopo la vittoria, contestata, del 2018 con Fabrizio Moro Un milione di cose da dirti. È un successo meritato in questo Sanremo che rimarrà unico nella storia per un Festival che ha dovuto lottare contro lo spettro del Covid. Uno spettro esorcizzato dai Maneskin che si sono imposti con loro rock duro e puro. Ha vinto meritatamente questa giovane e freschissima band che anche nella sera dei duetti si è distinta per originalità cantando Amandoti, un pezzo dei CCCP.
La giuria degli adolescenti incorona i Maneskin
Primi i Maneskin, al secondo posto Colapesce e Dimartino e al terzo Francesca Michielin e Fedez. È il verdetto di Radioimmaginaria, che coordina circa 100 ragazzi tra 11 e 23 anni di tutta Italia che hanno votato ogni sera le canzoni e l'interpretazione degli artisti ma anche il loro look. La giuria degli adolescenti del Festival di Sanremo, organizzata per il terzo anno consecutivo da Radioimmaginaria, assegna il primo posto alla band romana dei Maneskin e alla loro Zitti e buoni con il 33% dei voti. Al secondo posto si classifica il duo siciliano Colapesce e Dimartino con Musica leggerissima che raccoglie il 12% dei consensi e sul gradino più basso del podio un’altra coppia, quella composta da Francesca Michielin e Fedez (11%).
Gli Amarello salutano
Ultimo atto per gli Amarello (Amadeus e Fiorello) al Festival. Non ci sarà un Sanremo ter per i due artefici dell’ex Festival dell’amicizia. «Spero che l’anno prossimo questa platea sia piena di pubblico, che ovunque ci sia pubblico, anche in mezzo all’orchestra, in galleria. Ma deve andare male, male, male. Voglio vedere chi si prenderà questa patata bollente», è l’augurio perfidamente ironico di un Fiore sfiorito e amareggiato per la fine di questa avventura sanremese. Dietro le quinte sono volati stracci e paradossalmente il più tranquillo e felice di stare sul palco alla fine è risultato Zlatan il terribile Ibrahimovic. Il bomber dei record aveva promesso di essere l’amuleto dei primati di Sanremo 2021. Risultato finale: uno dei peggiori di sempre in termini di ascolto, 10 punti di share persi ad ogni serata e dimissioni anticipate, alla vigilia dell’ultima serata degli Amarello. Peggio di così... In compenso si è ascoltata della buona musica. Perciò almeno un plauso alla direzione artistica di Amadeus va fatto. Ama non è un grande conduttore diciamocelo, e neppure il migliore degli organizzatori, però il suo orecchio radiofonico ha fatto sì che le canzoni selezionate, sia nel 2020 che nel 2021, siano state complessivamente di qualità. E dopo il trionfo di Diodato con Fai rumore le luci della ribalta sono tutte per i Maneskin.
LA CLASSIFICA DEL FESTIVAL DI SANREMO 2021
1) Maneskin
2) Michielin-Fedez
3) Ermal Meta (Premio Giancarlo Bigazzi per la migliore orchestrazione)
4) Colapesce-Dimartino (Premio Lucio Dalla)
5) Irama
6) Willie Peyote (Premio della critica Mia Martini)
7) Annalisa
8) Madame (Premio Sergio Bardotti per il miglior testo)
9 ) Orietta Berti
10) Arisa
11) La Rappresentante di lista
12) Extraliscio featuring Davide Toffolo
13) Lo Stato sociale
14) Noemi
15) Malika Ayane
16) Fulminacci
17) Max Gazzè
18) Fasma
19) Gaia
20) Coma_ Cose
21) Ghemon
22) Renga
23) Gio Evan
24) Bugo
25) Aiello
26) Random
P.S. Piccolissimo particolare: questa classifica è stato possibile averla definitiva alle ore 2.30. Chi si prenderà la patata bollente di condurre e dirigere il prossimo Festival di Sanremo abbia la bontà di chiudere la serata molto prima. È un pensiero condiviso da tutta la sala stampa di Sanremo nel rispetto anche dei quotidiani che ancora credono nel cartaceo e che devono garantire tutte le loro maestranze