Novità. Dal numero di luglio «Luoghi» anche in edizione digitale
Non esiste cultura né religione che non conosca una “montagna sacra”. Sede divina, come l’Olimpo. Luogo di rivelazione, come il Sinai e il Tabor. Luogo dove nell’aprirsi dell’abisso si compie la Storia, come il Golgota. Spazio “incantato” dove l’uomo entra in contatto con il mistero del cosmo e del sé. Oltre che dello spirito, i monti sono anche terre della fatica, dove vivere è una sfida. Alle “Storie di montagna” è dedicato lo speciale del numero estivo di “Luoghi dell’Infinito”, il mensile di itinerari, arte e cultura di “Avvenire”, in edicola da martedì 4 luglio. Da questo mese, inoltre, “Luoghi dell’Infinit”o è disponibile, sia in copia singola che in abbonamento, anche in versione digitale. Maggiori informazioni nello store del sito www.avvenire.it.
Nell’editoriale, Giovanni Lindo Ferretti racconta la sua scelta di vivere sul crinale appenninico, un mondo nel cui collasso geografico e umano sembra rispecchiarsi quello della civiltà occidentale; ma allo stesso tempo basta una piccola speranza, la nascita di una bambina, a riaccendere lo spirito di comunità e la speranza. Enzo Bianchi compie tre ascese ad altrettanti monti della Bibbia: il Moriah, il Sinai e il Nebo, luoghi dove l’uomo ha incontrato Dio. D’altronde, come ricorda l’ampio excursus di Franco Cardini, il sacro dimora sulle altezze e la montagna, tra mito e antropologia, è la grande sede del mistero.
Antonio Paolucci racconta i Sacri Monti, sorti a partire dal Quattrocento sull’arco alpino tra Piemonte e Lombardia come mete sostitutive del pellegrinaggio in Terra Santa. Roberto Mussapi individua nella mistica la chiave con cui i poeti hanno raccontato le “terre alte dell’anima”, mentre Beatrice Buscaroli ci accompagna sulle vette dell’arte. Se oggi apprezziamo la pace dei monti, le cime sono state anche teatro di guerra, come ricorda il racconto di Marcello Palmieri della Grande Guerra in Adamello. Si tratti di una felice salita domenicale o una dura veglia in trincea, in cresta si canta: e la grande tradizione dei canti di montagna è ripercorsa da Andrea Pedrinelli. Leonardo Servadio, infine, offre un ritratto della gente d’alta quota con una serie di testimonianze di alpinisti, fotografi, scienziati, sacerdoti.
La sezione Arti&Itinerari si apre nel ricordo del sisma che quasi un anno fa ha colpito l’Italia centrale. Guido Oldani offre il suo sguardo di poeta sulle chiese devastate, una “Via Crucis lapidaria” dove il dolore possa essere fertile terreno di una rinascita. Giovanni Gazzaneo intervista Giancarlo Vitali, pittore scoperto da Giovanni Testori. Infine Federico Geremei ci conduce alla scoperta del Salvador ripercorrendo le tracce della vita e dell’insegnamento di monsignor Romero.