APPunti. Le quote rosa non son rose
Avolte al Festival ci si dimentica che questa è una gara. Una disfida canora che fa paura a tutti e che tiene a distanza siderale i cantautori consacrati, da Vasco (che venne e si piazzò ultimo) a De Gregori (mai pervenuto), perché di mettersi in gioco i guru del pop italico non se la sentono proprio.
Le scommesse volano
E come potrebbero certi poeti laureati del cantar leggero resistere alla dannazione dei bookmaker? Quelli che quotano Il Volo – vincente – come fosse la Juventus di Max Allegri (suo “genero”, Piero Barone fa parte dei tre tenorini) e “umiliano” Anna Tatangelo che è data a 101. La gara scatena la scommessa compulsiva così «diventa un posto bello anche la Snai...Senza di noi», canta Clavdio (con la v) il cantautore operaio che difficilmente vedremo alla catena di montaggio di questo showbiz.
Quote rosa quote non pesco
Tra le polemiche, minimal, intercettate nei corridoi dell’Ariston c’è quella della scarsa presenza femminile al Festival. «Appena sei le cantanti su 24 concorrenti », ha denunciato per prima la “veterea” Patty Pravo. Loredana Bertè attacca il suo brano Cosa ti aspetti da me con «C’è qualcosa che non va», ma non è riferito alle quote rosa. La giovane Federica Carta non ci pensa, Senza farlo apposta, così come PaolaTurci che le poche donne al Festival le vede come L’ultimo ostacolo. La Tatangelo nel suo cappotto accappatoio da boxer – con sulla schiena la scritta “Anna” – è pronta a combattere con le armi della seduzione femminile e l’amorevole Le nostre anime di notte. Arisa avverte Mi sento bene ed è quotata bene per calare il tris personale, dopo le vittorie del 2009 e del 2014. Se può consolare la femminista Patty, negli ultimi trent’anni di Festival almeno il 50% delle canzoni prime classificate sono state cantate da donne.
Rocco e le sue sorelle
Il Dopo Festival si conferma un format per “licantropi”. Parola di Anna Foglietta, volto emergente del povero cinema italiano (superlativa in Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio) «sempre in crisi », come sottolinea il capo banda di quelli della notte sanremese, Rocco Papaleo. Assieme ad Anna e alla sua sorellina effervescente-naturale, Melissa Greco Marchetto, Papaleo invita i cantanti sul palco originario del Casinò «a lasciarsi… andare». Rocco a sua volta si abbandona al rock e intorno all’alba (quando anche le luci dell’Auditel saranno già spente) ci cullerà sulle note della Superband. Progetto indie (di Luca Di Gennaro) in un Festival in cui gli artisti indipendenti sono stati censiti come il 37% del quorum, la bandiera dell’indipendenza la sventolano loro, i Superband, gli artigiani della musica, condannati al turno di notte.