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Dinosauri. Rivoluzione paleontologica: ecco il Nanotyrannus, il T-Rex velocissimo

Redazione Agorà mercoledì 3 gennaio 2024

Lo scheletro del Nanotyrannus "Jane", al Burpee Museum of Natural

Per decenni si è pensato che fossero ossa di giovani tirannosauri. Ora una nuova ricerca condotta dal Dr. Nick Longrich presso il Milner Centre for Evolution dell'Università di Bath e dal Dr. Evan Saitta dell'Università di Chicago ha risolto una lunga disputa paleontologica e svelato che il Nanotyrannus è una specie di T-Rex incredibilmente veloce e agile. Analizzando fossili e anelli di crescita, gli scienziati hanno scoperto che questi dinosauri erano quasi alla loro dimensione completa, smentendo così l'ipotesi che fossero giovani T-Rex in rapida crescita.
Le ossa sono state accuratamente comparate e la crescita di Nanotyrannus è stata modellata al computer, rivelando che questi animali raggiungevano un massimo di circa 900-1.500 chilogrammi e cinque metri, costituendo solo il 15% delle dimensioni del gigantesco T-Rex che cresceva fino a 8.000 chilogrammi e nove metri o più.
A supporto dell'esistenza di specie distinte, i ricercatori non hanno trovato prove di fossili che combinasero caratteristiche sia di Nanotyrannus che di T-Rex, il che sarebbe avvenuto se uno si fosse trasformato nell'altro. Ogni fossile esaminato poteva essere identificato con sicurezza come una specie o l'altra.
Le differenze anatomiche tra Nanotyrannus e T-Rex sono sorprendenti. Il primo era più leggero e con zampe lunghe rispetto al suo parente massiccio. Inoltre aveva braccia notevolmente più grandi rispetto a T-Rex che aveva notoriamente braccia corte. Questo, ha spiegato Longrich, ha conferito al Nanotyrannus una diversa strategia di sopravvivenza basata sulla velocità, piuttosto che sulla forza. Tali caratteristiche potrebbero persino suggerire che il Nanotyrannnus fosse solo lontanamente imparentato con il Tyrannosaurus rex e che addirittura potrebbe essere collocato al di fuori dei Tyrannosauridae in una sua propria famiglia di dinosauri predatori.
Il nuovo studio è l'ultimo di una serie di pubblicazioni sul problema, risalenti a decenni fa. Longrich ha dichiarato: "Nanotyrannus è altamente controverso in paleontologia. Non molto tempo fa, sembrava che avessimo finalmente risolto questo problema e che si trattasse di un giovane T-Rex. ​"Ero molto scettico su Nanotyrannus fino a circa sei anni fa, quando ho esaminato da vicino i fossili e sono rimasto sorpreso nel rendersi conto che ci eravamo sbagliati tutti questi anni". Il nuovo studio, pubblicato su Fossil Studies, solleva domande sulla diversità dei dinosauri e la nostra comprensione delle specie fossili. "È sorprendente pensare a quanto ancora non sappiamo sul più famoso di tutti i dinosauri - dice Longrich - Ti fa chiedere cos'altro potremmo aver sbagliato." La ricerca suggerisce che, basandoci spesso su scheletri incompleti, potremmo sottovalutare la varietà e la complessità delle specie di dinosauri e fossili in generale.