Agorà

Il caso. Amadeus e Rai, denuncia per i trapper La Sad a Sanremo

Massimo Iondini giovedì 7 dicembre 2023

Il direttore artistico del Festival di Sanremo, Amadeus

Amadeus ha fatto centro anche stavolta. L’ultima, per fortuna. Proprio nei giorni in cui l’Italia piange Giulia Cecchettin e la violenza sulle donne è all’ordine del giorno politico e istituzionale, ecco che la pubblicitaria e provocatoria bomba a orologeria del suo Festival gli esplode tra le mani. Il Codacons e l'Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi scendono infatti in campo con una denuncia contro la Rai e Amadeus per la presenza in gara dei La Sad a Sanremo.

Gli utenti intervengono contro quella che definiscono «un'assoluta ipocrisia: un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire brani ("Ma tu sei peggio della coca, sei una tr**", e "ti sco**** solo per strapparti il cuore», per citarne due tra tanti) offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione costante di violenza e misoginia». E, continuano le due associazioni, «non si capisce allora la ragione che ha spinto la Rai e Amadeus a scegliere proprio questo trio, visti i testi decisamente inappropriati, in un momento in cui tutte le energie dovrebbero essere unite nella battaglia contro la violenza di genere: una scelta sbagliata cui - in assenza di una retromarcia immediata - farà seguito la denuncia».

Il Codacons già nei giorni scorsi era intervenuto contro la violenza sulle donne: in primis attraverso il suo Sportello anti-stalking (nato proprio per offrire supporto alle vittime di violenza), poi rivolgendo un appello a tutte le radio italiane e a Youtube affinché boicottino i brani di rapper e trapper che contengono frasi violente o aggressive verso le donne, infine ottenendo l'annullamento del concerto di Capodanno di Emis Killa a Ladispoli. L'associazione, sempre in questo senso, si è quindi «rivolta alla Siae affinché rifiuti la registrazione di brani contenenti frasi violente contro le donne, in modo da impedire a rapper e trapper di guadagnare grazie ai diritti d'autore».

Ma chi sono i La Sad? Domanda che, al di là di qualsiasi pretestuosa ironia, si sono posti tutti all’annuncio dei 27 Big del prossimo Festival. Anche gli anni precedenti, per la verità, su alcuni presunti Campioni di Amadeus persino gli addetti ai lavori si erano scambiati inconfessabili sguardi interrogativi. Dietro i La Sad ci sono Theo (vero nome Matteo Botticini, bresciano, 36 anni), Plant (Francesco Clemente, barese, 23 anni) e Fiks (Enrico Fonte, veneziano, 33 anni). Si possono distinguere anche dai capelli: rispettivamente verdi, blu e rosa.

Che criterio avrà adottato il talent scout Amadeus per portare sul palco del Festival della canzone italiana un, di fatto, sconosciuto trio di trapper con appena 302 mila ascoltatori mensili su Spotify e una sola canzone, Toxic, con più di dieci milioni di riproduzioni sulla piattaforma? Nei concerti Theo, Plant e Fiks pare siano poi avvezzi a simulare rapporti sessuali con bambole gonfiabili e nei loro video, a proposito di droga, dicono: «Non bisogna demonizzare la droga. Se ogni tanto la usi per divertirti con gli amici o perché in quel momento ne senti l’esigenza, ci sta».

A meno di sorprendenti conversioni o inversioni di rotta presenti nella canzone sanremese che ha infatuato Amadeus, al momento le premesse non paiono da servizio pubblico, come l'annunciata denuncia di Codacons e Associazione utenti radiotelevisivi pare sottolineare. E il trio confermare, visto che nei mesi scorsi i tre giovani avrebbero sibilato riguardo a una loro impensabile presenza al Festival: «Se ci invitano, urliamo quello che vorrebbero censurare». Impensabile? Non per Amadeus. Il suo compito principale del resto è far raccattare inserzionisti pubblicitari alla Rai. Se poi anche sul palco di Sanremo i La Sad dovessero baciarsi in bocca tra di loro come durante i concerti («per sdoganare», dicono), beh non sarebbe la prima volta. Fedez e Chiara Ferragni sono i primi a ricordarselo. Anche se Rosa Chemical stavolta non c'è.