Musica. La "Notte bianca" di Lallio tra organi e jazz
Il jazzista Gianluigi Trovesi
Lallio (Bergamo) è pronta ad accendere le luci della terza Notte bianca jazz-organistica. L’iniziativa ideata e diretta da Alessandro Bottelli (scrittore di testi per musica e infaticabile agitatore culturale) in collaborazione con la Parrocchia, che venerdì 2 settembre a partire dalle ore 19 riunirà, nella Chiesa Arcipresbiterale dei Ss. Bartolomeo e Stefano, una ventina di rinomati organisti e jazzisti già applauditi in precedenti edizioni della rassegna concertistica “Box Organi”. Suoni e parole d’autore, da otto anni appuntamento culturale fisso della cittadina situata nelle immediate vicinanze di Bergamo. Nata per valorizzare l’organo Bossi Urbani 1889 della Parrocchiale in senso antitradizionale, la kermesse (di cui Avvenire è mediapartner) si avvarrà, tra l’altro, della qualificante presenza degli organisti Giancarlo Parodi (interprete e didatta di fama internazionale, titolare dal 1963 dell’organo della basilica di Gallarate), Fausto Caporali (noto per le sue qualità di improvvisatore, insegna al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ed è organista della cattedrale di Cremona), Stefano Rattini (allievo di Parodi, è titolare dell’organo della cattedrale di Trento), Manuel Tomadin (vincitore di prestigiosi concorsi internazionali, è noto soprattutto per le sue interpretazioni di pagine tardorinascimentali e barocche), Ivan Ronda (autentico virtuoso, spazia dal barocco alla contemporaneità) e Massimiliano Di Fino (bergamasco, organista e cantante lirico, fine interprete e profondo conoscitore del repertorio italiano ottocentesco).
Tra un’esibizione e l’altra di questi accreditati maestri, potremo apprezzare l’arte dell’improvvisazione messa a punto da jazzisti di valore appartenenti a generazioni diverse quali Gianluigi Trovesi (clarinetti), Federico Calcagno (clarinetto basso), Alberto Bonacina e Mauro Salera (flauti dolci), Tino Tracanna e Massimiliano Milesi (sassofoni), Giovanni Falzone (tromba), Roberto Olzer (organo), Andrea Candeloro (organo Hammond), Nadio Marenco (fisarmonica), Alberto Varaldo (harmonica cromatica), Sandro Di Pisa (chitarra jazz elettrica), Enrico Euron (arpa celtica), con una serie di colorate elaborazioni, in assolo o in duo, di pagine tratte da celebri opere donizettiane e verdiane o da madrigali di Claudio Monteverdi e Gesualdo da Venosa, o frutto di personali rielaborazioni di sigle vivaldiane, di stilemi corelliani, di canzoni napoletane. Spazio anche alle prime esecuzioni assolute, con due nuovi brani scritti per l’occasione da Grimoaldo Macchia e da Stefano Rattini ( Per Venezia - Movimento di concerto). Insomma, una lunga notte che si prefigura di innegabile interesse, divenuta realtà anche grazie alla perseverante disponibilità del parroco di Lallio, don Fabio Trapletti, e alla perdurante collaborazione con il Jazz Club di Bergamo, un’associazione ormai storica che per il secondo anno consecutivo ha voluto sostenere l’evento. Per il pubblico l’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti. Prenotazioni e info al 3885863106.