Agorà

Rio 2016. La Pellegrini scivola dal podio

Massimiliano Castellani mercoledì 10 agosto 2016
Federica Pellegrini scivola giù dal podio. Nella finale dei 200 stile libero, la sua gara, partiva con il terzo tempo dietro i due fenomeni: la “squaletta” americana Katie Ledecky e la talentuosa svedese Saraha Sjostrom. Il bronzo non era scontato, ma c’era da aspettarselo  dalla 28enne di Mirano che ci puntava soprattutto a coronamento di una carriera che l’ha vista protagonista negli ultimi dodici anni: dall’argento di Atene nel 2004, fino al primo oro olimpico del nuoto femminile italiano conquistato a Pechino 2008. A Rio invece la Pellegrini rivede gli incubi di Londra quando si piazzò solo al quinto posto.
 
Questa volta è medaglia di “legno”, per 26 centesimi, ma qualcosa non ha funzionato. «Le gambe non andavano come nella semifinale e anche le sensazioni non erano le stesse positive di ieri (lunedì, ndr)». Di sicuro davanti alla campionessa azzurra c’erano due ragazze più giovani e fresche, di nove anni (la Ledecky) e di cinque (la Sjostrom) che hanno fatto pesare oltre al dato anagrafico la loro maggiore energia, e forse anche quella classe e potenza che un tempo erano le peculiarità anche della nuotatrice italiana. Impressionante soprattutto la Ledecky che nell’ultimo passaggio ha dato una sterzata poderosa staccando l’ottima Sjostrom e andando a vincere l’oro (il secondo qui a Rio dopo quello dei 400 con record del mondo) con uno straordinario1’53’’73.
 
Un tempo che non si vedeva da Londra 2012 con Allison Schmitt e terzo tempo della storia. Bene comunque la Sjostrom che ha chiuso a 1’54’’08 e dopo l’oro nei 100 farfalla mette in bacheca anche questo preziosissimo argento. Il bronzo che già vedevamo tutti al collo della “Fede” nazionale è finito su quello dell’australiana  Emma McKeon (1'54''92). Oggi la Pellegrini è attesa alle batterie dei 100 stile libero (si comincia alle ore 18 italiane) e vedremo quale sarà la reazione dopo una nottata sicuramente non proprio serena.