Televisione. La nuova Rai vuole essere di tutti
Un momento della presentazione dei palinsesti Rai a Napoli
C’era una volta la Rai “di tutto, di più”. Oggi, o meglio ieri, negli studi di produzione di Napoli dove sono stati presentati i palinsesti della prossima stagione, è nata la Rai “di tutto, di tutti”, forse (anche) a prevenire le polemiche su chi entra e chi esce e a ribadire il pluralismo del servizio pubblico: «Abbiamo lavorato perché i nostri palinsesti fossero arricchiti – ha detto l’ad Roberto Sergio -. Abbiamo trenta nuovi programmi e parecchi talent in più, soprattutto nell’access prime time e in prima serata. Perciò la Rai sarà ancora più pluralista del passato». La presidente Marinella Soldi ha aggiunto: «La Rai deve essere un punto di riferimento affidabile e autorevole in un mercato frastornato e frastornante».
Vediamo, allora, quale sarà l’offerta della Rai negli ultimi mesi del 2023 e i primi del 2024 sulle tre reti principali, tra qualche novità e tante conferme.
Raiuno
È la reta tradizionalmente più “stabile” e tale si conferma anche nella prossima stagione. Le novità hanno i volti di Pino Insegno (dal 1° gennaio condurrà L’eredità al posto di Flavio Insinna), Caterina Balivo (alle 14.00 con La volta buona per raccontare le eccellenze italiane) e Francesco Giorgino che arriverà in seconda serata, dal 20 novembre, con il programma di approfondimento XXI secolo. Confermati, a parte Insinna, i volti più amati della rete: Carlo Conti, che tornerà con Tale e quale show e, insieme a Vanessa Incontrada, con Tim Music Awards dall’arena di Verona; Milly Carlucci, con una nuova edizione di Ballando con le stelle; Antonella Clerici con il suo È sempre mezzogiorno; Alberto Matano con Vita in diretta; Amadeus con Affari tuoi ma, anche con Arena Suzuki dai 60 ai 2000, L’anno che verrà e, soprattutto, il Festival di Sanremo, Mara Venier con Domenica in, Marco Liorni con Reazione a catena e con Italia si!; Alberto Angela con Ulisse, il piacere della scoperta e lo speciale del 25 dicembre Stanotte a…; Bruno Vespa con i suoi Cinque minuti dopo il Tg1 delle 20.00 e Porta a porta; Lorena Bianchetti con A Sua Immagine e Francesca Fialdini con Da noi… a ruota libera. Tornano anche lo Zecchino d’Oro e Telethon.
Raidue
Come sempre è la rete su cui si sperimenta di più, come ha dimostrato il Viva Radio2 di Fiorello: «Faremo di tutto perché possa tornare già a novembre» ha detto Sergio, spiegando che l’unico ostacolo sono i malumori dei condomini di via Asiago, quella dove è stato allestito il glass del programma. Nell’attesa di sapere se si troverà un accordo, tanti i nuovi programmi in arrivo sulla rete, a partire da Mi presento ai tuoi, dating show condotto da Lorena Bianchetti che riporta in auge in chiave divertente e un po’ nostalgica il tema del corteggiamento, quello del “fidanzarsi in casa” che non si usa più. Nuovi anche Veramente falso, uno show sul mondo delle imitazioni con Max Giusti; Luisella Costamagna con il programma di approfondimento Tango; Enrico Ruggeri con Gli occhi del musicista, un viaggio con gli artisti che hanno segnato la musica italiana; e Fillippo Facci con la striscia quotidiana prima del Tg2 delle 13.00 I Facci vostri. Non del tutto nuovo è Ilmercanteinfiera condotto da Pino Insegno che lo aveva già proposto nel 2006 su Italia 1. Confermati I fatti vostri (al posto di Salvo Sottile con Anna Falchi c’è Tiberio Timperi), Boomerissima con Alessia Marcuzzi, Belve con Francesca Fagnani, Il collegio, La caserma, Bar Stella e Stasera c’è Cattelan su Raidue.
Raitre
Le novità, come il buongiorno, si vedono dal mattino: ad Agorà arriva da Sky Tg24 Roberto Inciocchi e Restart di Annalisa Bruchi diventa quotidiano. Federica De Denaro in Ribelli racconta Angela Casella, Marco Pantani, Domenico Modugno e Padre Pio; e il cane Pepito è il protagonista de La zampata per chi ama gli animali. Tante le conferme, da In mezz’ora (dove al posto di Lucia Annunziata arriva Monica Maggioni) a Elisir, da Geo a Mi manda Raitre, da Kilimangiaro a Il cavallo e la torre, da Report (la domenica, al posto di Che tempo che fa) a Chi l’ha visto, da Presadiretta a Splendida cornice e Sapiens. Tornano anche Massimo Bernardini con Tv Talk, Paola Severini Melograni con O anche no e Stefano Bollani con Via dei Matti n°0 e si rivedono Per un pugno di libri, affidato stavolta allo scrittore Maurizio De Giovanni, e Petrolio di Duilio Giammaria. Serena Bortone occupa lo spazio lasciato da Massimo Gramellini con Le parole. Nel 2024 arriverà Marco Tardelli con L’avversario, il suo racconto dei grandi sportivi e tornano Pif con Caro marziano e Corrado Augias con La gioia della musica.
Fiction
L’offerta di fiction è ricca e variegata e quasi tutta destinata a Raiuno. Tra novità e conferme, ci sarà spazio ad esempio per la storia, anche quella con la “S” maiuscola, la serie tratta dal romanzo di Elsa Morante, La Storia appunto, con Jasmine Trinca nei panni della protagonista Ida. Dello stesso filone fanno parte anche La lunga notte – La caduta del Duce (Alessio Boni è Dino Grandi, che il 25 luglio 1943 presentò al Gran consiglio del fascismo l’ordine del giorno che portò alla destituzione di Mussolini); Mameli, che racconta la giovinezza dell’autore del nostro inno nazionale, morto a soli 21 per difendere la Repubblica Italiana, La rosa dell’Istria, sul dramma dell’esodo istriano; e La luce nella masseria, una storia familiare per celebrare i 70 anni dall’inizio delle trasmissioni regolari del servizio pubblico e l’arrivo della televisione nelle case degli italiani.
Diversi i titoli tra il giallo e il poliziesco: Il metodo Fenoglio (tratto dai romanzi di Gianrico Carofiglio, con Alessio Boni), Kostas (dai libri di Petros Markaris, con Stefano Fresi), Il clandestino (con Edoardo Leo), Gerri (dai romanzi di Giorgia Lepore, con Giulio Beranek) e Brennero, con Elena Radonicich e Matteo Martari. Ci sono anche le storie di cronaca (come Circeo, sul processo agli aguzzini del massacro del 1975) e le biografie: Margherita delle stelle (Cristiana Capotondi è Margherita Hack), Folle d’amore (Laura Morante è Alda Merini) e Alessio Vassallo e Flavio Insinna sono i protagonisti de La stoccata vincente sulla vicenda umana e sportiva dello schermidore Paolo Pizzo.
Continuano le trasposizioni televisive del repertorio di Eduardo De Filippo (con Non ti pago! e Napoli milionaria), le coproduzioni internazionali (tra cui Il giro del mondo in 80 giorni), i titoli pensati per i più giovani (Noi siamo leggenda) e le docufiction: Zona protetta, con il racconto di alcuni ragazzi “difficili” ospiti di case-famiglia; Aemilia, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Emilia Romagna, e Dottori in corsia, per raccontare le storie dei piccoli pazienti dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Tante, infine, le nuove stagioni di serie già consolidate: Doc- Nelle tue mani 3, Don Matteo 14, Blanca 2, Imma Tataranni – Sostituto Procuratore 3, Un professore 2, I bastardi di Pizzofalcone 4, Cuori 2, Màkari 3, Lea – I nostri figli, Mare fuori 4 e i quotidiani Il Paradiso delle signore e Un posto al sole.