Ha fatto bene Hana Blažíková a tornare in sala d’incisione per registrare un repertorio antico e prezioso come le
Cantigas de Santa Maria: un patrimonio artistico e spirituale che rappresenta una lezione dal passato e un monito per i nostri tempi moderni, in cui estremismo e fanatismo, violenza e intolleranza fanno perdere di vista gli ideali condivisi di libertà e pacifica convivenza. Le sono sufficienti due voci (la sua e quella del soprano Barbora Kabátková), due arpe, un “dulce melos” (strumento simile a un salterio) e un pizzico di percussioni qua e là per spalancare le porte a un affascinante mondo di suoni e melodie che ci riportano quasi mille anni indietro, per compiere un lungo viaggio nel tempo al cuore del regno di Alfonso X (1221-1284), sovrano illuminato di Léon e Castiglia, chiamato “Il Saggio” per la sua capacità di amministrare con estrema abilità la delicata situazione politica e culturale che caratterizzava i territori posti sotto il suo dominio, dove cristiani, ebrei e musulmani vivevano fianco a fianco. Dobbiamo proprio al “Re delle tre religioni” la straordinaria collezione delle Cantigas de Santa Maria, una raccolta in lingua galizianoportoghese di oltre 400 poemi musicali di argomento sacro, in cui brani devozionali che celebrano i miracoli compiuti dalla Vergine (
Cantigas de miragres) si susseguono a quelli di lode in Suo onore (
Cantigas de loor). Lontana dalle facili concessioni alla world music che troppo spesso influenzano oggi l’approccio al repertorio medievale, la scelta interpretativa dell’ensemble guidato dalla Blažíková si impone per sobrietà di toni, misura stilistica e proprietà artistica, con l’intento di recuperare la radice più colta e raffinata che contraddistingue nell’intimo queste composizioni; veri e propri doni d’amore di un «trovatore della Vergine Maria», come si dichiarava lo stesso Re Alfonso, “menestrello” sempre pronto a prestare servizio alla “sua Signora”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hana Blažíková
CANTIGAS DE SANTA MARIA Phi. Euro 20,00
dischi sacra