Iniziative. La danza vola ad Aracoeli nel nome di Francesco
La danzatrice Annie Hanauer nella basilica di Aracoeli di Roma
La danza fa il suo debutto nella splendida navata della basilica di Aracoeli in Roma, nel nome di Francesco. Ieri sera, infatti, la ballerina statunitense Annie Hanauer, accompagnata dalla musicista australiana Deborah Lennie, ha letteralmente volato nel suo Updraft. Annie è una coreografa e danzatrice con disabilità permanenti. E’ priva di un braccio, e in questo spettacolo immagina che quel che le manca sia in realtà un’ala. Sia il vento, sia una corrente ascensionale (“updraft”), tipica delle montagne e delle arie della Valle Santa, dove è stata in residenza a interrompere il lavoro produttivo svolto perlopiù a Parigi e Londra.
Si tratta di uno degli appuntamenti d'arte più straordinari organizzati da "Greccio 2023" iniziativa promossa e sostenuta dal Ministero della cultura che ha istituito il Comitato nazionale per l’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe.
"Con gli occhi del corpo. La citazione di San Francesco (quello che lui disse “inventando” il suo presepe, il suo Natale) ha ispirato nel corso del 2023 un ricco programma di danza contemporanea - spiega ad Avvenire il professor Paolo Dalla Sega che coordina le attività culturali legate agli ottecentenari francescani, dalla a partire dal 2023 (Regola bollata a Rieti e primo presepe di Greccio) -. Dai laboratori di danza comunitaria con Virgilio Sieni a due coproduzioni internazionali che hanno coinvolto artiste di tutto il mondo: in giugno, al prato sotto il Santuario di Greccio, la senegalese Marie Germaine Acogny, Leone d’Oro per la Danza alla Biennale di Venezia; in giugno e ora in Aracoeli la statunitense Annie Hanauer in Updraft". L'iniziativa nata da Comitato Greccio 2023, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Centro Culturale Aracoeli, a cura di Emanuele Masi, direttore artistico di Bolzano Danza.
Il legame tra la danza e san Francesco è più concreto di quanto si immagini, prosegue Dalla Sega: "E’ un corpo non conforme, se vogliamo (ma conforme a che cosa? al nostro?) e l’abbiamo messo in mezzo alla bellezza dell’Aracoeli, cuore di Roma, in mezzo a un vuoto straordinario e stupefacente, a chiesa senza banchi e senza luci tradizionali, per dire a gran voce, sulla scia di Francesco, che tutti i corpi di tutte le creature sono capolavori del creato. La danza contemporanea internazionale, per la prima volta in Aracoeli, parla “con gli occhi del corpo”".
Le iniziative comunque proseguono. Dal 3 novembre 2023 al 29 febbraio 2023, a Roma, San Francesco a Ripa (più Aracoeli e Palatino, cioè tutti i principali luoghi francescani di Roma), sarà visitabile la mostra d’arte Nel Segno di San Francesco. Mostra realizzata dal Centro culturale Aracoeli – Provincia dei Frati minori di san Bonaventura (Lazio e Abruzzo), sostenuta dal Comitato Nazionale Greccio 2023. In mostra tavole e tele riguardanti San Francesco. Esposizione di oggetti preziosi, codici, incisioni, stampe, reliquiari, testimonianze vive e concrete della storia del movimento francescano nel territorio compreso tra Lazio e Abruzzo.
Per il teatro, invece, il 16 e 17 novembre a Roma, Auditorium Parco della Musica, per Roma Europa Festival debutta Rumba. L’asino e il bue del presepe di san Francesco nel parcheggio del supermercato, di e con Ascanio Celestini, prodotto da Fondazione Musica per Roma per il Comitato Nazionale. Lo spettacolo sarà poi in tour in tutta Italia, compresa una tappa importante e “natalizia” il 23 a dicembre a Milano, Piccolo Teatro – Strehler.
"All’inizio del mio lavoro per il Comitato, ho incontrato Ascanio e gli ho raccontato le cose essenziali - aggiunge il direttore artistico -. La voglia di divulgare, di raccontare, di comunicare il meglio e il più possibile il messaggio di san Francesco e del suo “primo presepe” . Un presepe dopo e contro le crociate. Per dire che Betlemme è dovunque, non serve (non serviva) conquistarla a ferro e fuoco. È a Greccio, un paese allora selvaggio e selvatico, arrampicato sulla montagna tra Terni e Rieti. Ascanio va oltre: Betlemme è dovunque, ma anche Greccio è dovunque: anche nelle città contemporanee così distratte e superficiali. Ascanio, negli ultimi mesi, ha incontrato e intervistato decine di persone della Valle Santa (tra Greccio e Rieti), di tutte le età e condizioni: chi oggi, otto secoli dopo, vive accanto a quella grotta. Le prime intervistate: le tre cuoche della scuola materna, che hanno nutrito tutti e tutte. Non a caso, le prove aperte dello spettacolo si terranno a Greccio e Rieti, 4 e 5 novembre, alla Mensa di Santa Chiara, per i poveri di oggi".
Le iniziative proseguono anche con il progetto Il Pane di Francesco, a Greccio, Rieti e Valle Santa a partire dal 19 novembre 2023 e fino alla primavera 2024: un nuovo pane frutto dei grani e delle farine del territorio, “di Francesco” perché lui per primo disse “cum-panis” come compagno o compagna. Un pane realizzato in formi comunitari, in luoghi sociali importanti, attivati in laboratori per imparare a stare insieme, a fare cose buone, belle, necessarie. Come il pane, di tutti e per tutti.