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La rivoluzione Pono. La battaglia di Neil Young per la musica perfetta

Gigio Rancilio lunedì 17 marzo 2014
Pono in lingua hawaiana significa “vero”. Ma anche “giusto” o “buono”. Ora, grazie all’artista canadese Neil Young, mito della musica country rock e non solo (ricordate Crosby, Stills, Nash e Young?) Pono è anche il nome di una rivoluzione musicale. Stanco della cattiva qualità audio dei lettori mp3 e dei cellulari, Young ha deciso di promuovere la nascita di un apparecchio portatile in grado di riprodurre la musica ad altissima fedeltà. Come recita lo slogan: un modo per fare riscoprire alla vostra anima la (vera) musica.Inizialmente Young avrebbe dovuto realizzare Pono con Steve Jobs, ma quando il fondatore della Apple è morto, il rocker è stato velocemente scaricato dall’azienda. Passato un periodo di rabbia e di scoramento, ha dato vita a una squadra che sta lavorando a spron battuto. Con Neil Young nel frattempo si sono schierati molti big della canzone come Tom Petty, Crosby Stills & Nash, Foo Fighters, Willie Nelson, Patti Smith, Arcade Fire, Beck, Dave Mathews Band, Herbie Hancock, Norah Jones, Lenny Kravitz, Pearl Jam, James Taylor e i Metallica. Per supportare la commercializzazione è stata aperta una raccolta fondi sul sito di crowdfunding Kickstarter. L’obiettivo dichiarato era quello di raccogliere 800mila dollari. In poche ore ha superato i tre milioni, segno dell’interesse che una larga fetta di appassionati di musica ripongono in questo progetto, nonostante l’oggettiva bruttezza dei primi apparecchi Pono. Non è l’unico difetto. Pur avendo 128 giga di memoria, il lettore può contenere da duecento a ottocento canzoni nel formato Flac (Free Lossless Audio Codec), che garantisce «una qualità musicale totale».Per presentarlo alla comunità degli audiofili e non solo, Neil Young è salito sul palco del South by Southwest (Sxsw), il festival musicale e cinematografico di Austin, composto anche di un insieme di conferenze e mostre interattive. «Pono – ha spiegato – è in grado di riprodurre musica con la stessa qualità con cui è stata registrata. Al momento, la maggior parte dei migliori lettori portatili sono in grado di riprodurre musica a circa la qualità di un cd. Ma in studio noi artisti la registriamo con una qualità superiore. Ecco: Pono è costruito intorno all’idea che qualsiasi suono registri un musicista sarà riprodotto sul dispositivo senza alcuna manipolazione». Per Young «è importante alimentare il nostro corpo con cose di qualità. Il corpo umano è incredibile. Se mangia sano, ti fa subito sentire che sta bene. Lo stesso quando ci si ciba di grande arte o di ottima cultura. Ci si sente subito meglio. Con la musica invece è successo quasi il contrario. Ci siamo abituati a una qualità sonora media pur di far contenta l’industria e di appagare la portabilità della musica. Lo so: state tutti ascoltando un sacco di mp3. Sono molto comodi. Ma il nostro corpo, le nostre orecchie, la nostra anima meritano di più. Gli artisti meritano di più. Di farvi sentire, per esempio, un album esattamente come l’hanno registrato».Il lettore Pono costerà 400 dollari (circa 290 euro). E Young sta già chiudendo accordi con case discografiche e industrie per aprire sempre più spazi che vendano file in formato Flac.