L'inserto. L'uomo migrante su "Gutenberg" di venerdì 10 gennaio
La copertina di "Gutenberg" n. 12, 10 gennaio 2025
L’anelito a muoversi, a spostarsi per cercare una vita migliore per sé e per la propria famiglia è una costante dell’umano, che ricorre in ogni tempo e in ogni cultura. Ne parlano i Vangeli, ne parla la cronaca di ogni giorno, con i suoi drammi e le sue speranze. E ne parlano l‘arte e la letteratura, dove il viaggio spesso è anche interiore. Sul nuovo numero di "Gutenberg", l'inserto culturale di "Avvenire" in edicola venerdì 10 gennaio.
Introduce il tema una riflessione del cardinale Gianfranco Ravasi su come ci sia, secondo la Bibbia, una storia universale di movimento che disegna il percorso dell’esistenza. Il dialogo tra gli scrittori Lisa Ginzburg e Fabio Geda analizza la fatale aporia dell'atto migratorio, sempre sospeso tra lo strappo dalla cultura di origine e il tentativo di ricucitura nella nuova comunità d’adozione; il filosofo Giovanni Scarafile indaga le declinazioni del viaggio anche interiore partendo dal reportage dal Congo di Eva Crosetta per arrivare inaspettatamente al capolavoro di Xavier de Maistre: perché quello che conta è la trasformazione davanti all’altro. Aleksandar Hemon racconta come nessuno nella sua famiglia sia mai morto nel Paese dove era nato: lo scrittore di origini bosniache torna con un libro sul ruolo di lingua e identità nell’essere straniero e racconta: «Sono diventato americano per scelta, ma senza entusiasmi. Figuriamoci oggi con il ritorno di Trump... Gli Usa sono assimilazionisti, rifiutano la complessità». Chiude la sezione l'intervista all'artista sudanese Khalid Albaih, che al Museo di Santa Giulia presenta la prima personale in Italia: «Al centro dei miei lavori ci sono la casa e il viaggio ma anche le politiche migratorie. La mia è un’arte senza aggettivi, è l’Occidente che ha bisogno di mettere etichette».
La sezione Percorsi presenta il nuovo libro dello storico della filosofia Tagliapietra, per il quale il lettore e lo spettatore diventano due modi di intendere la vita nell’era dello zapping e dello scrolling sulle piattaforme social; spazio quindi alla poesia e alla fede di David Maria Turoldo, a una serie di proposte per il Giubileo appena avviato e - dal sacro al profano - ad alcune delle figure più affascinanti del blues e del jazz: da Robert Johnson a Pannonica De Koenigswarter, fino all'ultimo disco di Eric Clapton.