Pochi si aspettavano di festeggiare
lo scudetto già oggi, con l'irriducibile Roma in casa
dell'ultima in classifica. O forse tra i tifosi della Juventus
c'è già quell'abitudine al successo tricolore da cui, invece,
Antonio Conte dice di non essere contagiato. Oppure tutto è
rinviato a domani sera allo 'Juventus Stadium', quando i
bianconeri giocheranno contro l'Atalanta.
Sta di fatto che, almeno in città, l'esultanza juventina per
il titolo vinto davanti alla tv, è stata sotto tono rispetto ad
altre volte. Pochi i caroselli di auto, appena qualche centinaio
i tifosi nelle piazze del centro, a sventolare bandiere, agitare
sciarpe e cantare cori.
Nell'albergo di Leini, alle porte di Torino, dove la squadra
di Conte era in ritiro, invece la festa dei giocatori è
scoppiata con l'entusiasmo di sempre: i tappi di spumanti e
champagne sono saltati, ci sono stati cori e salti di gioia.
Tutti a celebrare il terzo scudetto consecutivo, un record che
non si ripeteva (per i bianconeri) da 80 anni. "Ci hanno
svegliato le urla di gioia dei miei compagni, stavamo riposando
in camera", hanno spiegato due veterani della Juventus
'triscudettatà, Gigi Buffon e Giorgio Chiellini.
"Un titolo con un significato speciale, vincere per tre anni
consecutivi è un cosa eccezionale", ha commentato Tevez, uno dei
più felici per il titolo tricolore. "In 15 anni, compreso anche
il successo nel campionato di B - ha ricordato Buffon - siamo
stati primi 8 volte. In Italia siamo i più forti". Fuori dallo
stadio un centinaio di tifosi ha partecipato, a debita distanza,
alla festa dei bianconeri.
Per qualche ora Conte ha sospeso il ritiro: tutti liberi
prima di ritrovarsi ad una prima festa, una cena privata con i
dirigenti e lo staff tecnico. Poi di nuovo tutti in albergo: la
partita con l'Atalanta non sarà una passerella, c'è ancora un
obiettivo nel mirino: i 100 punti, o almeno i 97, per eguagliare
il record dell'Inter.
Il popolo bianconero avrà tempo e modo per festeggiare:
domani, appunto, e domenica 18 maggio, quando i bianconeri, dopo
l'ultima partita contro il Cagliari, i campioni attraverseranno
Torino sul bus scoperto, mostrando ai tifosi la coppa dello
scudetto. Un rituale che ha sempre richiamato centinaia di
migliaia di tifosi.