Floriade. In Olanda la festa della floricoltura è nel segno della città sostenibile
Installazione a Floriade
Ad Almere, in Olanda, è iniziata Floriade, un evento mondiale che si tiene ogni 10 anni, a pochi chilometri dall’aeroporto Schiphol di Amsterdam. Si protrarrà sino al 9 ottobre. Una grande festa del verde, nel campo della floricoltura e orticoltura ma anche della cultura: in quanto essere parte dell’immenso teatro della natura significa imparare a conoscerla e a studiarla: non solo ammirarla. Infatti sono stati inseriti percorsi istruttivi e d’avanguardia nel settore dell’alimentazione, energia, tecnologia, da compiere insieme ai propri figli per migliorare la qualità della nostra, ma soprattutto della loro vita futura. Molto interessante la 'biblioteca verde' con 750 specie di alberi e fiori piantati, e catalogati in ordine alfabetico. Alla cerimonia d’apertura c’era il re Willem Alexander, accompagnato dal sindaco della città, Ank Bijleveld-Schouten. 33 le nazioni partecipanti. Una funivia permette di godere il panorama dall’alto e vari battelli di traghettare da una spon- da all’altra del lago che la circonda. Determinati spazi, costruzioni e terreni creati per l’occasione rimarranno per sempre: come nel Growing green cities, che suggerisce come creare realtà urbane sempre più ecosostenibili. Ci sono sentieri percorribili in bicicletta, fra cui il Museumbos, arricchito da una 'cattedrale' composta da 178 pioppi che richiama quella di Reims. Non mancano poi spettacoli musicali e di danza: con straordinarie performance di bambole alte più 4 metri che 'volano' leggiadre nell’aria e grandi fiori mossi da ballerini. Un piccolo robot, Rocky, gira per i padiglioni facendosi coccolare dai bambini; 'esprimendo'nei loro confronti affetto, emozioni, persino 'gelosia'. Il tutto organizzato da Ulrike Quade, un’artista che ha studiato in Giappone e alla scuola artistica di Utrecht. Da non perdere il Museum M. una struttura che rimarrà permanente, di gran stile e fascino, opera di due giovani italiani, gli architetti Giovanni Bellotti e Alessandra Covini dello Studio Ossidiana. È un gioiello galleggiante, costituito da tre cerchi sull’acqua di dimensioni diverse e ispirato proprio a questo elemento vitale, che ha subito ottenuto un gran successo sia in fase progettuale che adesso fra i visitatori e la stampa internazionale. Il nostro Paese ha assunto un ruolo centrale di rilievo con la presenza dell’ambasciatore italiano nei Paesi Bassi, Giorgio Novello. Che è stato nominato dal presidente del consiglio Mario Draghi commissario generale, per rendere ancor più significativa la partecipazione italiana; a cominciare dal nostro padiglione, un edificio di 200 metri quadri, con un giardino mediterraneo di 800 metri quadri. Novello inoltre è vicepresidente del comitato di gestione per quanto riguarda il ruolo dell’Italia all’interno di tutta la manifestazione. Ha ricordato a sua volta i due bravi architetti artefici del Museum M. che ospiterà il futuro museo di arte contemporanea. Sui rapporti di collaborazione fra Italia e Olanda Novello sottolinea che, «come ha scritto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un messaggio inviato a quello dell’agricoltura olandese, Carola Schouten, Floriade è importante per le relazioni bilaterali, in cui l’Italia dà un apporto innovativo, creativo e di scambio di conoscenze, in un periodo di forte rilancio economico, politico e culturale». L’ambasciatore conclude sottolineando che «i fiori sono soprattutto bellezza; e l’aspirazione al bello è un elemento insopprimibile dell’animo umano. C’è la bellezza della natura e la bellezza dell’arte: Floriade ne è la sintesi perfetta, anche per quanto riguarda l’architettura sostenibile. Quindi chi la visita compie un vero e proprio percorso educativo, anche per i propri figli, di cui c’è tanto bisogno in questa tragica fase della vita contemporanea».