La promessa è di quelle destinate a fare effetto: il 98% dei contenuti "sporchi" presente sulla Rete può essere fatto sparire. E cioè materiale piratato, insulti e perfino video compromettenti caricati dai compagni di classe.Nei panni del garante, metà spazzino e metà giustiziere, è Red Points Solutions, azienda spagnola appena sbarcata anche in Italia. Cioè, nel Paese al terzo posto nel mondo per pirateria informatica. È nata nel 2011 da un gruppo di esperti in proprietà intellettuale che ha deciso di aprire un'impresa tecnologica per proteggere il patrimonio digitale e la reputazione online nel web.
«Dopo anni di ricerche, un equipe formata da avvocati specializzati in proprietà intellettuale, esperti informatici e professori universitari, è giunta a creare un metodo efficace per eliminare i contenuti illegali da internet su grande scala e con percentuali di successo superiori al 98%».La società spagnola, vincitrice del premio Start up 2014, ha in pochi anni acquisito importanti clienti nel settore dello sport, moda, musica e cinema, elimina oltre 35.000 contenuti al mese e nel marzo 2014 ha aperto la sua prima sede italiana a Bologna sotto la guida dell’avv. Sveva Antonini.
La quale spiega: «Molti ancora non sanno che è possibile eliminare un contenuto dal web, credono che l’unica possibilità sia di iniziare un procedimento dinnanzi alle autorità giudiziarie, quando la nostra piattaforma informatica monitora la rete, localizza le violazioni e agisce per la loro rimozione». Come, esattamente? «L’obbiettivo di Red Points è quello di impedire l’accesso gratuito alle creazioni dei propri clienti, canalizzando gli utenti del web solo verso le piattaforme autorizzate e legali, il tutto anche grazie alla collaborazione di oltre 1300 importanti ISP (Internet Service Providers) a livello internazionale e nel pieno rispetto della normativa in tema di proprietà intellettuale».L'amministatore delegato di Red Points Italia, Gabriele Gallassi, spiega: “Attualmente proteggiamo cinque settori. Lo sport (eliminando le riproduzioni di prodotti e marchi contraffatti, profili falsi, fan pages non autorizzate, applicazioni mobili senza licenza), i contenuti audiovisivi (proteggendo serie televisive e opere cinematografiche, soprattutto prima dell’uscita di un film nelle sale), musicam(agendo contestualmente ad un lancio discografico al fine di eliminare prontamente le copie illecite) ed infine Software e Gaming, cioè programmi e videogiochi».
Da ultimo, ma non di minor importanza, la società si occupa «di eliminare dal web ed in particolare dai Social Networks tutti quei contenuti che risultano lesivi dei diritti alla persona, quali insulti, offese, minacce, video compromettenti, oggi fonte di crescenti problemi sia a livello sociale che psicologico».Aspettate però a gioire. L'azienda per ora non ha svelato i costi del servizio. Che, probabilmente, saranno interessanti per le grandi multinazionalii dell'intrattenimento ma che rischiano di essere proibitivi per le persone comuni.