Ed anche la seconda semifinale di Eurovision Song Contest, in diretta su Rai 1 e Radio 2 dal Palaolimpico di Torino, si è conclusa con i 10 selezionati, su 18 concorrenti, per la finalissima del 14 maggio. Passano Belgio, Repubblica Ceca, Azerbajan, Polonia, Finlandia, Estonia, Australia, Svezia, Romania, Serbia.

C'è attesa in Rai per i risultati d'ascolto della seconda serata della kermesse, dopo il boom della prima semifinale che ha raccolto 5 milioni 505 mila telespettatori pari al 27.02% di share, un risultato non scontato. C’è attesa infatti per la finalissima di sabato, in cui l’Italia partecipa di diritto fra i Paesi fondatori di Eurovision, con i nostri Mahmood e Blanco in gara con Brividi. Ma sono loro due per primi a non dare peso alla competizione, sarà anche perché si danno come vincitori gli ucraini Kalush Orchestra, appena ingaggiati dalla Sony che annuncia che tutti i proventi del brano Stefania verranno donati a un’associazione umanitaria scelta dalla band. «Noi non pensiamo alla competizione, ma piuttosto vogliamo fare bella figura e portare la nostra musica all’estero» spiega Mahmood, incalzato da Blanco che afferma di «voler abbattere questo muro che c’è tra l’Europa e la musica italiana, cosa che anche grazie ai Maneskin sta cambiando». E preannunciano una versione remixata di Brividi con i Meduza che uscirà domani.

La seconda semifinale di Eurovision Song Contest ha visto un bel duetto inedito di Laura Pausini con Mika sui significativi brani Fragile di Sting e People have the power di Patty Smith e le esibizioni di altri 18 Paesi in gara. Ad aprire la competizione canora è stata la Finlandia con il solido rock della storica band The Rasmus con la sua Jezebel , mentre a chiudere la Repubblica Ceca. Un po' di Italia si è respirata nell'esibizione in stile glamour kitsch di Achille Lauro, cowboy a cavallo di un toro meccanico (per San Marino) e di Emma Muscat, ex concorrente di Amici, per Malta, ambedue eliminati. Fra i più interessanti la serba Konstrakta che canta in latino In Corpore Sano una critica al sistema sanitario del suo paese, la voce elegante del polacco Ochman.

Dopo un omaggio al Festival di Sanremo, l’orgoglio tricolore è stato difeso da Il Volo, anche se del trio si è presentato solo in due, Piero Barone e Ignazio Boschetto, poiché Gianluca Ginoble ieri è risultato positivo al Covid ed stato presene solo con voce registrata e video. Il gruppo è tornato sul palco dell’Eurovision con la nuova travolgente versione in italiano e inglese con chitarre elettriche di Grande Amore, il singolo che nel 2015 arrivò terzo a Eurovision. Confermato il debutto del tour in Italia il 3 giugno all’Arena di Verona.