Agorà

Il caso. Il triathlon alla fine si tuffa ed esce indenne dalla Senna

Pierfranco Redaelli, Parigi mercoledì 31 luglio 2024

In questa Olimpiade super tecnologica, lo stratega Emanuel Macron con la sua scudiera, il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, sono riusciti al temine di una notte piovosa a fare in modo che gli ultimi dati dell’inquinamento della Senna risultassero sufficienti a renderla balneabile. Così, alle 4.30 del mattino, il triathlon olimpico ha saputo che c'era il via libera per la prova di nuoto malgrado martedì sera il tasso di inquinamento del fiume fosse ancora oltre i limiti. Partenza dunque alle ore 8, prima il ciclismo, poi la corsa, infine il tuffo dalla passerella galleggiante fra le due sponde della Senna sotto il ponte Alexandre III, all'altezza del Grand Palais.

Una festa accompagnata da un grande boato di esultanza del pubblico presente. La gente, nonostante l'ora e la pioggia, aveva riempito i parapetti dei Lungosenna per il sospirato via alla gara, che ha segnato un momento di soddisfazione per gli organizzatori e per le autorità di Parigi, in particolare per la sindaca Anne Hidalgo: "Abbiamo vinto la scommessa, la Senna non è più inquinata - ha proclamato trionfante - nonostante le incognite del meteo, della pioggia e dei temporali”. Non manca una frecciata rivolta ai tanti scettici: "Abbiamo fiducia perché lavoriamo seriamente, con grandi professionisti. Non c'era nessun piano B, e il piano A è stato sempre l'unico possibile".

E’ stata una vittoria per Macron e per Parigi, che dopo un secolo rende balneabile la Senna e che aveva anche investito 1,4 miliardi di euro per l’installazione e l’utilizzo di impianti di depurazione. Come quello a Noisy-le-Grand, dove si utilizzano le lampade ultraviolette per uccidere i batteri. O come quello alla stazione Valenton, dove si usa l’acido performico per eliminare gli elementi inquinanti. Resta poi, anche se i lavori sono al momento fermi, il bacino enorme e sotterraneo sotto la Senna, chiamato la Cattedrale sommersa, nei pressi della stazione metropolitana di Austerlitz. Il bacino è in grado di contenere una quantità di acqua sporca pari a 20 piscine olimpioniche. Dubbi a parte e perplessità da parte degli atleti per il pericolo corso, a causa degli alti valori di escherichia coli e di batteri enterococchi, tutti portatori di virus, resta il fatto l'allarme è scomparso in poche ore. Quelle che sono bastate ai francesi per mettersi al collo la sesta medaglia d'oro di questi Giochi, con Cassandre Beaugrand nel triathlon donne, in cui si è impostata davanti alla svizzera Julie Derron e alla britannica Beth Potter. Sedicesimo e 22esimo posto per le azzurre Alice Betto e Bianca Seregni. Medaglia d'oro invece per il britannico Alex Yee nella gara di triathlon maschile: l'inglese ha chiuso col tempo finale di 1h 43'33'' davanti al neozelandese Hayden Wilde, bronzo al francese Leo Bergère. Quattordicesimo l'azzurro Gianluca Pozzati, 30esimo Alessio Crociani.