Agorà

Sanremo. E il Teatro Patologico fa “esplodere” l'Ariston

Angela Calvini, inviata a Sanremo giovedì 13 febbraio 2025

Carlo Conti, Dario D'Ambrosi e gli attori del Teatro Patologico all'Ariston

Al Festival 2025 non Sono solo canzonette come canta in apertura di serata il superospite Edoardo Bennato. Tra una canzone e l’altra in gara, il Festival di Sanremo di Carlo Conti inserisce ogni sera una chicca, un momento importante di riflessione ma sempre con il senso dello spettacolo.

Nella terza serata all'Ariston irrompe la forza del messaggio del Teatro Patologico, l'inclusione che abbatte le barriere, la teatroterapia come cura delle disabilità fisiche e psichiche. "Siamo un luogo magico - dice il fondatore, l'attore e regista Dario D'Ambrosi - perché aiutiamo e salviamo tantissimi ragazzi e così diamo speranza a milioni di famiglie, perché quando sta bene un ragazzo disabile stanno bene mamme, papà, fratelli, nonni, condomini, quartieri. È da qui che dobbiamo partire per migliorare la nostra società". "Le famiglie mi dicono 'Siamo tornati a dormire la notte, a noi è tornato il sorriso'", ha raccontato D'Ambrosi a Carlo Conti, sottolineando l'importanza del teatro per questi ragazzi. "Non abbiamo tanti aiuti come associazione, ma questo è il contributo più bello. Senza di loro la vita sarebbe una noia mortale".

Il gruppo propone un brano del Simon Boccanegra portato all'Opera di Roma, poi gli attori scendono in platea al ritmo di La vita è musica, accolti dalla standing ovation del pubblico. L'ultima gag è la simulazione di una bomba: "Siamo più forti e più potenti di una bomba atomica: pensate alla Libia, alla Siria, non fanno altro che buttarsi bombe - dice uno degli attori - perché non hanno la forza di guardarsi negli occhi. Noi questa forza qui ce l'abbiamo". D'Ambrosi annuncia che presto all'Onu porterà l'esperienza del teatro Patologico promuovendo il riconoscimento terapeutico del teatro.

E mentre la gara fila via liscia per i 14 cantanti in gara stasera, con una standing ovation per il giovane Olly tra i favoriti alla vittoria, arriva un momento atteso da tante ex ragazze che volevano “sposare Simon Le Bon” fra cui la divertente Katia Follesa, co conduttrice della serata insieme all’attrice Miriam Leone e alla cantante Elettra Lamborghini. Ma l’esibizione dopo 40 anni dei Duran Duran con un medley dei loro successi, non è semplicemente un tuffo nostalgico negli anni 80. Risuonano le note (molto ben suonate dal vivo, altroché il playback del 1985) di Invisible, Notorius, Girls on film e Wild boys che scatenano il pubblico in sala, con l’intervento a sorpresa di Victoria dei Maneskin nella cover di Psycho Killer dei Talking Heads. Ma forse non molti si sono accorti che Simon Le Bon lancia in inglese una frase sulla “pace” per introdurre l’elegante Ordinary World che in una frase dice ”i giornali sul bordo della strada / parlano di sofferenza e avidità / Ci siamo un giorno /poi domani non ci siamo più /qui dietro alle notizie / di guerre sante “.

Intanto la finale delle Nuove proposte incorona vincitore il cantante Settembre che vince anche il Premio della Critica "Mia Martini" e il Premio della sala stampa Radio Tv e Web "Lucio Dalla".

I cinque primi classificati, in ordine casuale, fra i 14 concorrenti in gara stasera votati dal Televoto e dalla Sala stampa radio tv e web sono Coma Cose, Brunori Sas, Irama, Olly e Francesco Gabbani.