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IL FILM «ISOLE». «Il mio prete coraggio lotta contro l’emarginazione»

Luca Pellegrini venerdì 11 maggio 2012
La storia ha un suo fascino rude. Come le pietre delle isole di San Nicola e San Domino, dell’arcipelago delle Tremiti, sulle quali pochi personaggi svelano, nello scorrere uguale dei giorni, le loro paure, debolezze e virtù. Isole – questo il titolo del film – sono anche loro, come spiega Stefano Chiantini, regista che, assecondando un rigoroso stile personale, dimostra anche un raro impegno morale. Confessa che questa similitudine lo ha affascinato: «Mi piaceva creare questo parallelo fra isole dal punto di vista umano e isole geografiche. I personaggi principali sono tre soltanto, tre storie personali che acquistano senso e importanza nel momento in cui entrano in rapporto tra loro per trovare una collocazione in un mondo disorientato. Sono soli: Ivan – l’attore ceco Ivan Franek – perché straniero e non accettato dalla società; Martina – Asia Argento – considerata borderline per vicende personali che ignoriamo e che l’hanno portata a non parlare più, perché gli altri non sanno ascoltarla; don Enzo – Giorgio Colangeli, di grande intensità – reso aspro dal tempo che è passato, dalla vita e dalla malattia. Sono un vasto spettro di umanità e di solitudine che si riflette nel mare». È il vecchio, rude  sacerdote che accoglie nella sua casa Martina e Ivan, riuscendo a infondere loro una speranza, il gusto per la vita, un bozzolo di sentimento.«La sua è una ruvidezza solo apparente, dietro si nasconde una grandissima sensibilità. Mi sono rifatto alla figura di un amico sacerdote del mio paese, Avezzano in Abruzzo, che può apparire molto spigoloso e, invece, è sempre pronto a starti vicino, a darti un consiglio. Mi piaceva pensare a un tipo di prete così, molto umano, vero e sincero, inserito nella vita e nei problemi di ogni giorno, abituato a capire l’animo e il dolore delle persone dai dettagli, non dalle parole».Don Enzo riesce a riscattare la dignità dei due in quella micro-società dell’isola che li rifiuta.«È vero, ma in fondo tutti riscattano se stessi, la loro esistenza, riconquistano un loro ruolo attraverso l’attenzione degli altri. Nel film è un riscatto forse poco evidente, ma molto giocato sulla forza profonda della morale. Il film è un piccolo e intenso racconto d’amore tra persone umili».Dalle isole alla Penisola: c’è un’attualità nei temi del film.«Oltre all’emarginazione, la non accettazione dell’altro, il rifiuto dello straniero, Isole affronta in modo discreto e sincero temi importanti come l’amore, il dialogo e il rispetto».Il film è in sala dal 11 al 25 maggio sarà visibile gratuitamente scaricandolo dal sito Repubblica.it.