Ken Loach e il Patriarca di Venezia uniti nel nome degli ultimi, dei lavoratori, dei disoccupati, dei precari, dei senza casa: l'incontro è andato in scena in occasione della Mostra del Cinema al Lido, dove in una sala dell'Excelsior gremita di fotografi e giornalisti il regista britannico Ken Loach ha ricevuto il premio Robert Bresson dalle mani di monsignor Francesco Moraglia.Il riconoscimento viene assegnato ogni anno dalla Fondazione Ente dello Spettacolo in accordo con i Pontifici Consigli della Cultura e delle Comunicazioni Sociali e in questa tredicesima edizione la scelta è caduta sul regista per eccellenza della working class, per le sue opere "caratterizzate da un forte impegno politico e sociale, attente al progresso civile e alla solidarietà umana - sottolinea la motivazione - che illustrano le condizioni di vita della classe operaria, degli emigrati, dei disoccupati, categorie cui spesso è negata la dignità di lavoratori e di uomini e quindi desiderose di riscatto e giustizia sociale".In una società e in una cultura che "fatica sempre di più ad allargare gli spazi della ragione - ha sottolineato il Patriarca nel suo intervento citando Papa Ratzinger - il potente mezzo del cinema può aiutarci a riflettere". Un cinema così potente che riesce a unire personalità e mondi diversi tra loro. Su questo si sono appuntate le curiosità dei giornalisti, visto che Ken Loach è considerato da più parti come il "regista rosso". "Anche questo fa parte di quegli stereotipi che molte volte ingabbiano le persone - ha risposto il Patriarca - al di là dei rispettivi riferimenti, ci possono essere delle convergenze, il che non significa abdicare alle proprie idealità ma guardare insieme aspetti della realtà nella quale di ci si può trovare convergenti e operare per far sì che questa realtà diventi migliore".Loach è arrivato al Lido insieme alla moglie con la quale ha festeggiato i cinquant'anni di matrimonio. Alla premiazione sono intervenuti anche il presidente della Biennale Paolo Baratta, il direttore della nostra Alberto Barbera e il presidente della Fondazione Ente Spettacoli, mons. Dario Viganò che ha presentato Ken Loach come "l'ultimo regista rosso" a cui la Chiesa ha assegnato un riconoscimento: una persona straordinaria - ha sottolineato mons. Viganò - e una delle figure del cinema che sanno raccontare le vicende dell'umano che non hanno nulla di incompatibile con il Vangelo".A margine dell'evento il regista ha parlato a ruota libera, su Israele, contro il capitalismo, ricordando la politica, assai criticata, della Thatcher, quella della Merkel e infine attaccando anche Clint Eastwood che alla convention repubblicana ha criticato Obama.