Agorà

Calcio. Anche il Milan fa gola ai magnati d'Oriente

Giulio Peroni giovedì 24 aprile 2014
Il Milan fa gola in Asia. Dopo l'Inter indonesiana targata Erick Thohir, anche l'altra squadra di Milano è finita nel mirino dei grandi magnati d'Oriente. Il presidente Silvio Berlusconi ha sempre negato di volere cedere la maggioranza delle azioni, ma a certe cifre la vendita del club rossonero diventa molto più di una semplice ipotesi. Peter Lim, il tycoon di Singapore, è disposto a investire 500 milioni di euro per ottenere il 70% delle quote. Ma il Milan piace parecchio anche in Cina. Zong Quinghou, il secondo uomo più ricco del Paese, ha avviato la trattativa con i vertici rossoneri. Zong è proprietario di un impero che spazia dall’alimentare alla distribuzione commerciale, con forti interessi verso il nostro Paese. L'Oriente preme, per ora la famiglia Berlusconi resiste. Il Cavaliere considera il Milan un gioiello di famiglia, un po' come era l'Inter per Massimo Moratti. L'obiettivo di Silvio è di aprire a capitali stranieri pur mantenendo il controllo della società. Ma nessuno magnate è disposto a investire certe somme rimanendo socio di minoranza. Un mese fa venne rifiutata la prima offerta di Peter Lim, pronto a versare 300 milioni di euro per il 51% del club di via Aldo Rossi. Una proposta respinta al mittente, confermata da Barbara Berlusconi in occasione della presentazione di casa Milan: "Trecento milioni al massimo possono bastare per il 30% delle quote". Lim però non molla il colpo. E l'ultima offerta di 500 milioni è sufficiente per avviare concretamente la trattativa.