Finisce 2 a 2, quasi da non crederci, e il Chelsea ora sbarcherà a Monaco, con buona pace di chi sognava una finale Real-Barca. Un’ora e mezza di grande spettacolo, nell’olimpo del calcio catalano i protagonisti regalano tutto e il suo contrario nella semifinale di ritorno della Champions, uno spettacolo assoluto che solo la visione del primo tempo potrebbe valere il prezzo del biglietto: 3 gol, un’espulsione, due infortuni, un’impressionante numero di giocate da manuale del calcio. Si comincia con gli azulgrana in avanti e i britannici fermi davanti alla loro area, come se coach Di Matteo avesse modificato la mentalità dei londinesi, adattati, con l’old italian style, a difendere e ripartire in perfetto stile catenacciaro. Gli iberici passano in vantaggio al 35’ con Bosquets, uno che in porta non ci tira neanche in allenamento; e due minuti dopo Terry viene espulso per un fallo a palla lontana. Due colpi letali per chiunque, non per il Chelsea, che subisce pure il raddoppio di Iniesta in chiusura di tempo. Ma l’ex club di Zola si ritrova in squadra pure il meno atteso dei protagonisti, Ramires, uno che al 46’, come nelle corde del miglior Messi, “scucchiaia” un pallone morbido alle spalle di Valdes. Si scende negli spogliatoi sul 2-1, mentre vanno annotati pure gli infortuni di Cahill e Piquè, sostituiti da Bosingwa e Dani Alves. Poi, neanche c’è il tempo di cominciare la ripresa che Fabregas viene atterrato in area, Drogba che l’ha messo giù si mette le mani nei capelli ma stavolta il divino Messi trasforma il sogno del 3-1 in incubo fallendo il rigore, quasi a dimostrare il suo momentaccio. Da quell’istante mille (inutili) attacchi del Barca e l’impensabile pareggio di Torres al 93’. Stasera l’altra semifinale, al Bernabeu c’è Real-Bayern. Sarà ancora calcio spettacolo.