Atletica. Ceccarelli, il nuovo jet azzurro
Samuele Ceccarelli, 23 anni, campione europeo dei 60 metri piani indoor a Istanbul 2023
In attesa del ritorno in pista di Marcell Jacobs, lo sprint tricolore si affida a Samuele Ceccarelli. Il massese, campione d’Europa dei 60 metri al coperto sul finire dell’inverno, è diventato grande anche sul rettilineo dei 100 metri. Tre uscite nel giro di un mese, altrettante buone prestazioni: 10”13 al Golden Gala di Firenze, 10”13 con tanto di successo ai Campionati europei a squadre di Chorzow, 10”15 al Golden Spike di Ostrava. Al momento la qualificazione per il Mondiale di Budapest sarebbe possibile per via del ranking, ma da qui alla rassegna iridata in terra magiara ci sarà tanto da migliorare. «Fino alla scorsa stagione avevo esplorato poco i 100 per via dei continui infortuni. Ora che finalmente mi sento bene posso esprimermi con continuità e quindi posso andare alla scoperta dei miei limiti sulla distanza regina». Buon partente, Ceccarelli sta esplorando la resistenza alla velocità, cosi da costruire una migliora fase lanciata. «All’uscita dei blocchi mi sto mantenendo più basso per un tempo prolungato. In questo modo posso acquisire una maggiore rapidità da mantenere nell’accelerazione e nella successiva transizione al lanciato. Questa sarà la fase su cui lavorare in estate per migliorare la tenuta alla velocità ed evitare di irrigidirmi di busto». Elementi complessi che il ventitreenne toscano descrive in maniera semplice. D’altronde la corona continentale conquistata sul Bosforo a inizio marzo non gli ha cambiato la vita. «Negli allenamenti sono rimasto me stesso, le modifiche semmai sono avvenute al di fuori della pista, perché adesso c’è più gente che mi riconosce per strada».
Nato nel 2000 a Massa, dove ancora risiede, Ceccarelli si allena da tre anni agli ordini di Marco Del Medico (famoso perchè alle Paralimpiadi di Sydney 2000 fu guida dello sprinter non vedente Lorenzo Ricci, due volte oro nei 100 e nella 4x100) a Pietrasanta, a una ventina di chilometri da casa. «Da piccolo facevo karate, poi a 15 anni ho cominciato con l’atletica, invogliato dal papà di un mio compagno di classe che allenava al campo di Massa. Seguendo i consigli Giuseppe Mannella mi sono dedicato allo sprint, ma purtroppo nelle categorie giovanili sono stato tormentato dagli infortuni». Una serie di microfratture da stress che non lo hanno lasciato tranquillo fino allo scoccare dell’anno di grazia 2023. «Ho esordito al coperto migliorando il personale dei 60 di undici centesimi, poi da 6”61 sono sceso a 6”58 e a 6”54 per vincere agli Assoluti, quindi a 6”47 in semifinale e a 6”48 in finale per mettermi al collo l’oro europeo». Sia ad Ancona sia Istanbul battendo per due volte il campione olimpico Marcell Jacobs. «So che adesso sta attraversando un momento complicato, ma sono sicuro che si rimetterà in sesto. Non lo sento spesso, perché non voglio disturbarlo né essere fuori luogo, ma tra di noi c’è un rapporto cordiale, fatto anche di battute e di scherzi». I due si sarebbero dovuti sfidare sui 100 al Golden Gala, dove però Jacobs ha alzato bandiera bianca. Così Ceccarelli si è preso la scena, togliendo 32 centesimi al personale datato 2021 e conquistando la maglia azzurra per i Giochi Europei. In Polonia primato personale eguagliato e contributo prezioso anche alla 4x100, dove è stato schierato in seconda frazione, proprio quella solitamente corsa da Jacobs.
«Mi piace far parte del progetto staffetta e sono orgoglioso di aver potuto dare il mio contributo. Al momento siamo tra i qualificati per il Mondiale, ma se servirà fare un’altra volata in luglio sono a disposizione dei tecnici». Il nonno materno Gastone Giacinti era il portiere del Foggia in serie A negli anni ’70, ma della famiglia Samuele ha scelto di seguire le orme paterne: dopo il diploma al liceo linguistico, sta studiando giurisprudenza a Pisa per diventare avvocato come il padre. «Sono a metà del percorso e dal prossimo settembre inizierò il programma Dual Career che mi consentirà di avere alcuni benefici in qualità di studente- atleta. Non voglio precludermi alcuna strada. Non mi dispiacerebbe fare l’avvocato, ma ora penso allo studio e ai 100 metri». Ragazzo semplice e modesto, amante dei viaggi e della musica, Ceccarelli è orgoglioso di far parte della Nazionale italiana. «Abbiamo vinto la Coppa Europa per la prima volta. L’onda dei trionfi di Tokyo prosegue e tanti giovani stanno entrando nel gruppo senza sfigurare al cospetto dei più grandi». Come Samuele da Massa di fronte a Marcell da Desenzano. Sembra quasi Davide contro Golia, eppure per due volte l’outsider ha battuto il campione. Prossimo probabile duello - se Jacobs ci sarà agli Assoluti di Molfetta a fine mese, dove il “Cecca”, come lo chiamano gli amici, vorrà conquistare la maglia tricolore dello sprint all’aperto, dopo aver già indossato a febbraio quella dei 60. «Sono ancora incerto se effettuare un test in Italia o all’estero la settimana prima dei Tricolori. Dipenderà dagli eventuali inviti che dovessero arrivare e dal mio posizionamento nel ranking in quel momento». La priorità è infatti staccare il biglietto per Budapest, la prima grande rassegna della carriera per un millennial che corre veloce.