Agorà

TV2000. Cori in tivù, antidoto ai talent

Tiziana Lupi mercoledì 12 marzo 2014
Era nato quasi come un esperimento: il tentativo di declinare la formula del talent show in un modo diverso, chiamando ad esibirsi in televisione (ma, soprattutto, a raccontarsi) i cori, una realtà estremamente diffusa nel nostro Paese che raramente finisce davanti alla telecamere. Il successo de La Canzone di Noi su Tv2000, invece, è andato al di là delle aspettative dei suoi ideatori Paolo Taggi e Marina Pizzi. E ora, dopo cinque mesi di proposta pomeridiana, il programma arriva in prima serata. La Canzone di Noi - La gara andrà in onda il venerdì alle 21.20, a partire dal 14 marzo. A sfidarsi saranno 24 cori, tra gli oltre mille che si sono proposti e i 400 che si sono esibiti in questi mesi e che il pubblico ha già avuto modo di conoscere e apprezzare. In ogni puntata ne parteciperanno tre che si esibiranno ciascuno su quattro brani: due scelti da loro e due assegnati dalla redazione, selezionati tra vari generi musicali. A giudicarli sarà una giuria composta da Claudio Lippi, dalla giovane finalista di X Factor Aba e dal direttore della scuola di canto corale e del coro di voci bianche del Teatro dell’Opera di Roma Josè Maria Sciutto. Naturalmente il metro di giudizio delle esibizioni degli sfidanti non sarà solo tecnico: di ogni coro, infatti, oltre all’arrangiamento, all’esecuzione e alla presenza scenica, verranno valutate anche la simpatia, la personalità e la capacità di trascinamento. Questo perché l’obiettivo ultimo de La Canzone di Noi (e di Tv2000) non è quello di scovare talenti artistici nascosti ma raccontare un pezzo del Paese, mettere in evidenza i valori di cui i singolo cori sono portatori e scoprire l’umanità di chi canta per passione e non per ambizione. Non a caso, durante la diretta serale, ci sarà anche lo spazio "Stasera ho vinto anch’io", riservato a cori che hanno una forte valenza sociale (come quello della Terra dei Fuochi, dei detenuti, dei barboni e dei malati di Alzheimer) e che possono rappresentare un esempio per tutti, al di là della performance canora.La Canzone di Noi - La gara sarà condotta da Arianna Ciampoli, entusiasta dell’esperienza: «L’energia di questi cori ha contagiato un po’ tutta Tv2000. Abbiamo conosciuto, e fatto conoscere al pubblico, persone che si muovono insieme, crescono insieme, si modulano l’uno sull’altro. Dunque, l’esatto contrario dei talent show tradizionali dove si pensa solo a se stessi e alla vittoria. Nei cori si è solo se si è tutti insieme».  Insomma, al di là del contenuto artistico, peraltro valido come assicurano gli autori, La Canzone di Noi sembra avere già raggiunto un obiettivo importante: ha confermato l’esistenza di un’Italia diversa, diversa dai soliti cliché, che non ha paura di sembrare superata e che si riunisce più volte la settimana, spesso con sacrifici, solo per il piacere di sentirsi un gruppo. Che, poi, questo avvenga la sera, dopo una lunga giornata di lavoro, il pomeriggio in parrocchia o in ufficio, nella sala delle stampanti durante la pausa pranzo, poco importa: l’importante è stare insieme e, soprattutto, crescere insieme.