Dieci grandi pagine di musica per accompagnare la Settimana Santa
Per accompagnare al meglio la Settimana Santa vi proponiamo una meditazione in musica, con 10 grandi pagine selezionate e commentate da Pierachille Dolfini
Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna!
Canta il coro nel Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart.
Ben presto l’acclamazione della folla si spegne. Il grido di Osanna lascia il posto al sinistro Sia crocefisso.
Della festa resta solo un eco lontana quando Gesù
sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Cambio di scena. Dalle Porte di Gerusalemme al Cenacolo. Gesù festeggia con i suoi la Pasqua ebraica.
Mentre cenavano si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli
Mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati
Messiaen in questo O sacrum convivium ne rievoca l’atmosfera, ma soprattutto rammenta come ogni volta che mangiamo il pane e beviamo al calice facciamo memoria della Passione di Cristo
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Gesù disse ai discepoli: Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare
Ludwig van Beethoven
OUVERTURE da Cristo al Monte degli Ulivi
Bach collegiun di Stoccarda
direttore Helmut Rilling
Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!
Il tormento. La paura di Cristo. Beethoven le racconta in musica. Nel suo oratorio Cristo al monte degli ulivi. Dove si compie il tradimento di Giuda.
Ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. Subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!»
Un tradimento. Al quale ne segue un secondo. Quello di Pietro. Siamo nel palazzo del sommo sacerdote Caifa. Gesù è sotto processo. Pietro osserva da lontano, nascondendosi per paura di essere indicato come uno di quelli che stavano con Gesù
Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco
quell’uomo!». E subito un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola di Gesù: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente
Ma cosa c’entra Maria Callas che canta Traviata di Verdi con il rinnegamento di Pietro? Siamo nel secondo atto del melodramma verdiano, Violetta che si è sacrificata per amore si vede oltraggiata da Alfredo. Lei non impreca. Rilancia. «Alfredo, di questo core non puoi comprendere tutto l’amore… Ma verrà giorno in che il saprai, com’io t’amassi confesserai». Parole che potrebbero raccontare cosa passa nello sguardo che Gesù, mentre viene condotto via dalla guardie, rivolge a Pietro.
Un altro sguardo. E un altro volto. Quello insanguinato e coperto di sputi. Gesù è stato ridotto così dai soldati di Pilato. Con questa maschera tragica inizia il suo cammino verso il Calvario.
Gesù fissa il suo volto su chi incontra, sulle donne, su Simone di Cirene, sulla Veronica, su sua Madre. In questo corale della Matthauspassion di Bach sembra di sentire lo sguardo pieno di amore di Cristo puntato su di noi. Un «capo lacerato e ferito» di fronte al quale vorresti chiudere gli occhi. Come vorresti chiuderli di fronte allo spettacolo della croce.
Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». E Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito
Franz Joseph Haydn
TERRREMOTO
da Le ultime sette parole del nostro Redentore in croce
Filarmonica della Scala
direttore Riccardo Muti
Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono
Il terremoto che sconvolse il mondo dopo la morte di Cristo Franz Joseph Haydn lo mette in chiusura delle sue Ultime sette parole del nostro Redentore in croce
Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro
Antonio Vivaldi
SONATA AL SANTO SEPOLCRO
Europa galante
direttore Fabio Biondi
Ecco le donne, sulle note della Sonata Al Santo Sepolcro di Antonio Vivaldi
all’alba del primo giorno della settimana.
Un angelo del Signore, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto»
Orchestra e coro Bach Munchener
Direttore Karl Richter
Voci come di angeli nella Messa in si minore di Bach annunciano la Resurrezione di Cristo. Et resurrexi tertia die secundum scripturas canta il coro nel cuore del Credo
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli
Esplode la gioia nell’Alleluia del celebre coro del Messiah di Handel.
Cambio di scena. Eccoci sulla strada per Emmaus.
Due di loro erano in cammino e conversavano di tutto quello che era accaduto. Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro.