Il caso. Futuregym, la ginnastica che rinasce dalle ceneri di un incendio
Una immagine del terribile incendio che ha distrutto la palestra della società di ginnastica artistica milanese di Serie A2 Futuregym 2000
Anche il capo di Vigili del Fuoco di Pieve Emanuele, i primi ad accorrere, ha fatto arrivare il proprio sostegno e la propria solidarietà. «Io, la mia squadra e tutte le altre squadre intervenute abbiamo fatto quasi l’impossibile per domare l’incendio prima che divampasse oltre, ma i danni sono stati notevoli. Auguro di riuscire a raccogliere tutti i soldi che serviranno per ricominciare da capo». Ad andare distrutta è la palestra della Futuregym 2000, società di ginnastica artistica di Serie A2. E’ bastata una fiammella. Ma dopo il fuoco distruttivo ora a divampare è la corsa alla ricostruzione, con una carica di entusiasmo persino superiore a quella che un quarto di secolo fa aveva dato vita a questa straordinaria realtà sportiva a conduzione familiare e a chilometro zero, visto che il suo bacino di utenza e le ginnaste sono tutte di un fazzoletto di territorio milanese attorno a Rozzano.
Da un fuoco all’altro, quello dello spirito che anima gli sportivi. E’ così subito scattato il crowdfunding, con i primi contributi a favore di Futuregym 2000 Ssd sul sito di crowdfunding: https://gofund.me/4d5e54dd. «Eravamo da poco tornati dai campionati italiani che si sono tenuti a Cuneo e lunedì mattina, 4 dicembre, abbiamo lasciato libere le atlete. Alle 14.30 circa è arrivata una telefonata dai Vigili del Fuoco – racconta Massimo Carofiglio, responsabile della Futuregym –. Siamo corsi sul posto ma purtroppo abbiamo trovato solo ceneri. Per fortuna nessuna nostra ginnasta si trovava ad allenarsi in quel momento. Questo è l'unico pensiero positivo che posso fare».
«Ovviamente la struttura è assicurata contro gli incendi, ma solo per l’impianto elettrico e purtroppo non per i macchinari - spiega ancora Carofiglio -. Ma ora dobbiamo riaprire, ed è per questo che chiediamo aiuto a tutti. Qui si allenano circa 70 fra ragazze e bambine». Da qui la decisione di dare vita a una campagna di crowdfunding. La Futuregym è nata nel 1999 dall’intuizione di Elena Vescia (moglie di Massimo Carofiglio) e di suo padre Giuseppe e da allora è stata una costante crescita con l’intento che lo sport insegnasse anche la fatica necessaria per poter raggiungere determinati obiettivi, attraverso le vittorie ma soprattutto con le sconfitte.
Man mano che gli anni passavano cresceva il livello della società e il livello agonistico delle atlete parallelamente era sempre più alto, anche grazie all’esperienza che gli allenatori maturavano grazie alle ginnaste stesse in un ideale e concreto interscambio. Nel 2006 il primo salto a ostacoli, quasi nel buio. Dalla prima palestra era necessaria una struttura più adatta all’alto livello di ginnastica raggiunto. Servivano attrezzi e situazioni tecniche adatte per non causare danni alle ginnaste, non bastava più la prima palestra dove si montavano e smontavano gli attrezzi ogni volta, ogni giorno.
La nuova palestra, a Casarile, era lunga soltanto 30 metri e larga dieci, ma aveva tutto: la buca, due parallele, il volteggio con arrivo sicuro ma soprattutto non si doveva più smontare nulla e le ore potevano essere tutte dedicate all’attività ginnica vera e propria. La Futuregym è sempre più competitiva e arriva la prima partecipazione al campionato nazionale di Serie B, sfiorando la promozione con la sconfitta nella finalissima. Nel 2008 scoppia però la crisi economica, gli iscritti si riducono da 300 ad appena 90, chi dava in affitto il capannone adibito a palestra non ha più potuto e arriva il trasferimento in un’altra struttura, a Pieve Emanuele.
Non si demorde, nuovo adattamento, nuova ripartenza. La palestra ha una conformazione più quadrata rispetto alla precedente e le ginnaste perdono un po’ di rincorsa nel volteggio. Ma l’entusiasmo è sempre più alle stelle, mentre comincia a brillare l’astro di famiglia Desirée Carofiglio, la figlia dei titolari. Classe 2000, Desirée diventa una ginnasta della nazionale junior e poi senior. Nel 2019 conquista la medaglia di bronzo a squadre a Stoccarda strappando il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Ma incombe un avversario non battibile sul piano sportivo. Arriva il Covid, le Olimpiadi slittano di un anno e proprio in quel lasso di tempo Desirée si infortuna rompendosi il tendine d’Achille. Addio Giochi di Tokyo.
Il Covid naturalmente blocca per un po’ anche l’attività agonistica di tutte le ginnaste che nel frattempo si erano trasferite nella nuova palestra, quella che il fuoco (partito da un aerotermo elettrico) ha distrutto una settimana fa. Lunga ben 45 metri e larga 15 ha un grande quadrato per il corpo libero, una rincorsa da competizione da 25 metri per il volteggio, una buca per trampolone, parallela, striscia acrobatica e volteggio, oltre ad una parallela per simulare la gara fuori buca, la sbarra per cinghietto, quattro travi e spazi per il potenziamento. Tutto in fumo.
Ma dalle ceneri ecco levarsi ancora più forte l’appello di Massimo Carofiglio. «Ci rivolgiamo a tutti in un momento di difficoltà – dice l’anima della Futuregym, insieme alla moglie Elena -. La nostra amata palestra di ginnastica artistica è stata colpita da questo devastante incendio che ha distrutto non solo le strutture, ma anche il nostro spazio di allenamento e il nostro spirito. Stavamo già preparando la festa del nostro 25° anniversario. Ma la nostra palestra è anche e soprattutto un luogo che ha visto crescere generazioni di piccole e grandi atlete, creando legami indelebili e insegnando valori di dedizione e disciplina. La nostra palestra è molto più di un edificio, è il cuore pulsante delle atlete e fucina di sogni e ambizioni. Ora però c’è questa nuova sfida da affrontare e possiamo vincerla soltanto con l’aiuto di chi può sostenerci. Ogni donazione, grande o piccola, può fare la differenza».
Già era stata una impervia sfida avere superato la pandemia, per una società appunto a “conduzione familiare” che era oltretutto stata «tra le poche ad avere rimborsato i tesserati per non aver potuto usufruire del corso di ginnastica durante il primo lockdown» sottolinea con orgoglio Carofiglio. Ma si era ripartiti ancora e, nel 2021, la Futuregym si salva in Serie B per soli 0,050 punti. Un segno del destino, visto che nel 2022 arriva invece la storica promozione in A2. Ma ora, pronti per la seconda stagione in A2, ecco il fulmine a ciel sereno. Lo scorso 3 dicembre, ai campionati di categoria di Cuneo, la conquista di diversi podii sono l’ultimo sorriso sulle labbra di Carofiglio.
Il giorno dopo, ecco il disastro. Il fuoco provocato da un aerotermo andato in corto circuito ha distrutto tutto. Ma forse c’è ancora da scrivere la storia, forse ancora c’è speranza. «Tutti, proprio tutti della Futuregym 2000, genitori di atlete del passato e di adesso e amici della ginnastica semplicemente – dice Carofiglio - si stanno mobilitando per far sì che il sogno continui, quel sogno nato per competere nello sport e nella vita, quel sogno di genitori che affidano ad altre persone la crescita dei propri figli, quel sogno di avere generazioni future con ideali sani e genuini. Ecco cosa è Futuregym 2000. Il nome della società è proprio il motto di questa storia per non piangere sul latte versato ma pensare solo a domani, al futuro».