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Tv. Sfera Ebbasta cacciato da “The Voice”, Freccero ko

Massimo Iondini giovedì 21 febbraio 2019

Il direttore di Rai 2 Carlo Freccero

Quel che conta è lo share. Ebbasta. Ma stavolta a Carlo Freccero la Sfera magica da guru del mezzo televisivo non è bastata. E il suo piano è saltato, con tanto di polemiche. The Voice rimarrà così "afona" di un giudice, il quarto, della fatidica giuria del talent di Rai 2, che a Freccero piacendo sarebbe stato il trapper Sfera Ebbasta. Per lui però ieri era arrivato l'inaspettato stop da parte dell'ad Rai Fabrizio Salini. E oggi, fatale reazione e presa di posizione, il conseguente forfait di Fremantle, la casa di produzione di format, che si sfila dal progetto. «Ma The Voice si farà comunque e partirà il 23 aprile», si affretta ad assicurare il direttore di Rai 2 Freccero, che nell'edizione rinnovata del talent aveva individuato uno dei punti di forza della primavera della sua rete bisognosa di rilancio. «Troveremo al più presto un sostituto per Sfera Ebbasta», si affretta a spiegare Freccero, che poi ammette: «Pensavo che la Rai fosse pronta a giustificare il politicamente scorretto in musica. Ma non è così».

Il caso è scoppiato ieri, quando si era appreso del ripensamento su Sfera Ebbasta chiesto da Salini, perché il trapper non aveva fornito i richiesti e auspicati chiarimenti ai parenti delle vittime della tragedia nella discoteca di Corinaldo che lo avevano accusato non solo di non mostrare cordoglio, ma anzi di voler andare avanti imperterrito sulla sua strada. A destare perplessità - secondo fonti di Viale Mazzini - anche i testi delle canzoni. Testi accusati di essere volgari, se non addirittura osceni, e profondamente sessisti. Così a sorpresa oggi è arrivata come un fulmine la decisione di Fremantle di sbattere la porta: una scelta legata al fatto che con la rete sarebbe stato raggiunto già in precedenza un accordo sul cast completo, che prevede Simona Ventura alla conduzione e i quattro coach Sfera Ebbasta, Gué Pequeno, Morgan ed Elettra Lamborghini, non a caso tutti convocati proprio stamattina a Milano per il previsto shooting fotografico.

«Sono molto dispiaciuto per l'abbandono di Fremantle, spero di convincerli a restare", dice ancora Freccero, spiegando che a realizzare The Voice sarà comunque la filiale italiana di TalpaMedia. Poi il direttore di Rai 2 prova a raccontare la genesi del progetto: "La prima scelta è stata Simona Ventura, conduttrice e centro di gravità del programma. Poi, dopo il successo dello speciale di Morgan sui Queen, abbiamo pensato a lui come coach. A Fremantle ho chiesto una giuria in grado di portare quel pubblico giovanile che non guarda più la Rai, che segue Sky o piattaforme tipo Netflix e Amazon. E da osservatore ho capito quanto fosse importante l'operazione fatta da Lorenzo Mieli (figlio di Paolo Mieli, è l'ad di Fremantle, ndr) con “X Factor”, programma dall'esito spettacolare vinto da un rapper, Anastasio. L'idea era dunque cercare una giuria contemporanea ai gusti di questo tipo di pubblico».

Dopo i fatti di Corinaldo, "consapevole che l'alone della strage inevitabilmente pesasse ancora su Sfera, mi sono soltanto chiesto - sottolinea Freccero - se ci fossero pendenze giudiziarie a suo carico. Avendo avuto garanzia che non c'erano problemi legali, ho dato il mio via libera". In effetti Sfera Ebbasta (alias Gionata Boschetti) non è un pregiudicato, anche se al momento risulta comunque indagato dalla procura di Pescara per istigazione all'uso di droga. Certo, si potrebbe anche sommessamente aggiungere che il servizio pubblico non dovrebbe solo limitarsi a spulciare nel casellario giudiziario prima di decidere se affidare o meno dei ruoli televisivi. A quel punto, visto che la fedina penale non era sporca, il contratto per il reclutamento di Sfera Ebbasta è arrivato sul tavolo di Salini. «L'ad era occupato con Sanremo - spiega ancora Freccero -. E quando è arrivata alla sua attenzione la formalizzazione del contratto, la risposta è stata negativa».

La prossima settimana si deciderà chi prenderà il posto di Sfera Ebbasta. Ma intanto The Voice finisce nel mirino della Lega: il capogruppo in Vigilanza, Paolo Tiramani, parla discelta "imbarazzante per non dire inaccettabile" da parte di Freccero, che «avrebbe aggiunto un altro programma deludente all'interno di un palinsesto che non convince e soprattutto che continua a non superare le prove Auditel». Il consiglio,«quantomeno è di affidare la futura giuria del talent ad un valido cantante italiano e non a giovani concorrenti di reality».