Il foyer. I terremotati sul Palco Reale: «L'attenzione resti alta»
Sono seri Gabriella e il marito Gabriele, composti fra gli stucchi d’oro nel Palco Reale mentre tutto il pubblico della Scala è in piedi sulle note di Fratelli d’Italia. Un brivido in più stasera, fra le tante emozioni di Madama Butterfly, per loro che arrivano da Accumoli, insieme a un’altra coppia proveniente da Arquata del Tronto. Perché idealmente sono loro, i fratelli di quell’Italia che ancora soffre per il terremoto, a rappresentare davvero questa sera il presidente della Repubblica Mattarella costretto a dare forfait a causa della crisi di governo al pari del presidente del Senato Grasso ed altri ministri previsti.
Mattarella comunque ha voluto essere presente con un messaggio, letto prima della rappresentazione dal sorvintendente del teatro, Alexander Pereira, che si definisce «triste» ma che si consola con la presenza in sala dell'ex re di Spagna re Juan Carlos e dell’ex presidente sudafricano Frederik Le Klerk. «Ragioni di carattere istituzionale a tutti note mi trattengono a Roma», scrive
Mattarella augurando successo all’opera ed esprimendo «il desiderio di essere presente alla Scala anche per rendere omaggio a una delle istituzioni liriche piu prestigiose e piu apprezzate del mondo». «
Condivido totalmente la scelta di Mattarella di non venire. In questo momento i problemi sono altri», ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, accompagnato dal presidente della Regione Lombardia, Maroni, e che ha fortemente voluto la presenza delle famiglie terremotate. Doveva essere presente anche una famiglia di Amatrice, trattenuta però da un lutto familiare. «Ne avevo parlato al presidente Mattarella un mesetto fa ed era totalmente d’accordo – spiega il sindaco di Milano alla suo primo Sant’Ambrogio scaligero -. Milano e la Lombardia sono molto presenti nelle zone del terremoto in Italia centrale, con
una quarantina di persone. È la Milano che accoglie e che non sistancherà mai di accogliere. Se qualcuno non è d’accordo mi spiace, ma credo che questa sia la volontà di Milano e della sua millenaria storia», conclude Sala.
«Siamo terremotati da tre mesi e mezzo e l’attenzione mediatica sta scemando, la cosa che ci fa più piacere dell’essere qui è sapere che avremo un trafiletto sul giornale», ha detto preoccupato entrando alla Scala Andrea Paci, consigliere comunale di
Arquata del Tronto, uno dei paesi vittime del terremoto invitati dal Comune di Milano per l’inaugurazione della stagione del Piermarini. «È un invito che ci ha fatto molto piacere, segno che non si sono dimenticati di noi e poi - ha aggiunto Paci - un momento di svago è sempre utile».
Emozionata e onorata, anche perché è la prima opera cui assiste, invece, Gabriella Del Marro, consigliere comunale di Accumoli. «La situazione è ancora pesante, ma ce la stiamo mettendo tutta per uscirne e per aiutare la popolazione anche come amministratori locali – spiega la signora Gabriella, bionda ed elegante -. Certo per me che lavoro il tempo passa meglio, ma per tantissimi è davvero dura». Annuisce il marito Gabriele, imprenditore edile ora senza lavoro, che ammirando le luci del Piermarini racconta: «Vent'anni fa venni alla Scala, ma ricordo poco. Stasera l’emozione invece è indimenticabile». Mentre parliamo li sfiora en passant Roberto Bolle, che plaude all’iniziativa del sindaco: «È la prima volta in assoluto che accade che sul palco Reale siano ospitate persone che hanno sofferto come loro e trovo che sia una cosa importante e da replicare . Se qualcuno mi chiama per qualche iniziativa a favore dei terremotati, io ci sarò».