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Televisione. Un milione per lo show all'alba, come funziona la ricetta di Fiorello

Massimiliano Castellani venerdì 22 dicembre 2023

L'ultima puntata del 2023 di Viva Rai2 la trasmissione condotta da Rosario Fiorello con la sua "band"

Fiorello ormai è come il Signor Bonaventura, il personaggio di Sergio Tofano che tira sempre fuori l’assegno da un milione, e invece lui, l’augusteo Rosario, ogni mattina alle ore 7 procaccia a Mamma Rai "1 milione" di telespettatori. Tanto fa di ascolti Viva Rai2!, sopra il 20% di share.

Il mattino ha l’oro in bocca per Fiorello e la sua band, che è ormai un’orchestra rodata e perfetta, l’unica in circolazione su tutti gli schermi in grado di improvvisare uno show in diretta praticamente all’alba. E’ un Fiorello sempre più capocomico, più maturo nei contenuti, anche quando vezzeggia da par suo. La puntata odierna, 35° appuntamento, l’ultimo del 2023 (riprenderà il 15 gennaio) in pieno clima natalizio, è stata scoppiettante.

Fiorello attacca con la musica natalizia dicendo: “In una canzoncina di Natale, Gesù è diventato cucù” e continua leggendo dalla sua bizzarra rassegna stampa quotidiana: “Il politicamente corretto sta diventando surreale! 2024 anni fa, Gesù è stato qua. Me lo immagino lassù, alla destra del Padre, mentre ci guarda e dice: “Papà che stanno dicendo? Posso tornare?”. Gesù, torna, ti prego, noi ti aspettiamo a braccia aperte! Ma non andare da Fazio, vieni prima da noi! Mi raccomando Salvatore”.

L’ironia sferzante stile l’Ora del Rosario affonda poi sui vescovi in rivolta dopo il via libera alle benedizioni gay, lo showman commenta: “Come si fa a dire che non si possono benedire degli esseri umani?! Mi rivolgo direttamente al cardinale Gerhard Müller. Müller, ti mando un gay pride sotto casa, ma non un gay pride normale, uno brasiliano! La benedizione deve essere per tutti…Tranne che per Casciari!”, riferendosi al suo socio ridens, del resto Mauro Casciari è un ex Iena. Il trio, Fiore, Casciari e Fabrizio Biggio funziona alla perfezione. Ma il mattatore ovviamente è sempre lui e, ironie e gag a parte, è un Fiorello solido, che sa trattare con profonda leggerezza tutte le tematiche dell’attualità, a cominciare dal disagio giovanile.

Un Fiorello ormai molto paterno che si cala con naturalezza nei panni dello zio d’Italia e che, tra un duetto e l’altro, consiglia e ascolta, tutti. Un divo finalmente antidivo che, per generosità, in scena e fuori onda, sa farsi amare anche dall’ultimo attrezzista di Viva Rai2!, perché lavora sempre per la squadra e con la squadra. Un messaggio che, specialmente ai politici, che amano essere presi in giro dalla sua trasmissione, (“perché fa cool”) nel 2023 non è ancora arrivato. Confidiamo nel nuovo anno, viva l’Italia, Viva Rai2!