“I figli fanno famiglia, qualsiasi essa sia. Per questo porto questa cosa qui”. Sul palco dell’Ariston ci si aspettava un comizio da parte di Elton John, e invece è stato Eros Ramazzotti con il nastro arcobaleno in mano a fare a sorpresa ieri sera uno spot aperto a favore delle unioni civili per i gay e la stepchild adoption. La popstar, sul palco sanremese come superospite, si è aggiunto alla lista di artisti che sventolano nei modi più fantasiosi i colori arcobaleno (vedi il papillon multicolor del maestro Peppe Vessicchio) per influenzare la votazione in aula sulla delicata questione. Ramazzotti ha approfittato di una domanda di Carlo Conti sui suoi figli per andare oltre la dimostrazione “silenziosa” dei suoi colleghi. “Ognuno tira su i propri figli a modo suo: la cosa fondamentale - insiste Eros, che ha da poco avuto il terzo figlio – è dare loro la giusta educazione, il
giusto insegnamento. Bisogna crescerli dritti, altrimenti da grandi non li raddrizzi più” conclude in modo un po’ confuso. A chiusura di gara, a mezzanotte e mezza Carlo Conti rompe il silenzio e svela al grande pubblico il motivo dei nastri arcobaleno. “Devo spiegarvi che è in atto una campagna sui diritti civili. Non ho parlato prima per non influenzare la gara”. Amor di chiarezza o un modo per levarsi dall’imbarazzo? Ma, dato che, come sostiene il direttore di Raiuno Giancarlo Leone, si tratta di una “libera iniziativa dei cantanti”, era proprio necessario?
STANDING OVATION E COMMOZIONE PER EZIO BOSSO. E FRASSICA PER I MIGRANTI A colpire davvero al cuore tutto l’Ariston, orchestrali in lacrime compresi, l’intervento del maestro Ezio Bosso, il grande compositore affetto da una malattia neurodegenerativa, che ha incantato il pubblico per ironia, coraggio e talento. Nonostante le difficoltà motorie e di espressione, Bosso col suo sorriso ha ricordato “il valore della vita” ed ha incantato con note di rara delicatezza. Standing ovation. Passando per una Nicole Kidman che ha lanciato un appello contro la violenza contro le donne, per il breve omaggio al Giorno del ricordo delle foibe, ha sorpreso tutti anche Nino Frassica con la sua delicata poesia in musica “A mare si gioca” scritta da Tony Canto, una favola per raccontare a bambini e adulti i drammi del Mediterraneo, citando anche i 366 affondati a Lampedusa nel 2013 e il piccolo siriano Aylan. Il brano sostiene la campagna Bambini in Alto Mare promossa dall’Associazione Ai.Bi. impegnata a sostenere i bambini piu deboli in Italia e in Siria. Occhi lucidi per il maresciallo Cecchini, e non solo.